Una settimana per cambiare il mondo

Contribuire al miglioramento della realtà in cui si vive: questo l'obiettivo della Settimana mondo unito, dal 29 aprile all'8 maggio
giovani

Da Roma a L’Avana, da El Salvador a Beirut: inaugurata da una diretta video la sera del 29 aprile è partita la Settimana mondo unito (Smu, per amor di brevità), promossa dalla sezione giovanile del Movimento dei focolari. Otto giorni di iniziative di ogni genere per mobilitare l’opinione pubblica e far vedere che dare un contributo concreto alla realtà in cui si vive è possibile.

 

Momento culmine e chiusura della Smu sarà il musical Living the dream su Chiara Luce Badano, proclamata beata lo scorso settembre, che verrà trasmesso sul sito del Movimento dei focolari alle 12 di domenica 8 maggio. Una giornata nella pittoresca cornice di Sassello, paese natale della nuova beata.

 

Il luogo di incontro e di condivisione delle esperienze – non potendo che essere virtuale, in ragione delle distanze – è il blog dei Giovani per un mondo unito. Veniamo così a sapere che in Libano, mosaico di religioni e di popoli, è stato organizzato per il 3 maggio un cine-club con dibattito interreligioso. O che in El Salvador è partita una campagna per la diffusione di messaggi positivi via Facebook, mentre in Argentina è stato lanciato il concorso fotografico Un mondo unito è possibile.

 

Tra i più attivi ci sono i cubani: nonostante i numerosi ostacoli – come dover fare la coda al telefono pubblico per chiamarsi e prendere accordi, non essendoci linea nelle loro case, o la mancanza di fondi – sono riusciti ad organizzare un incontro di apertura per la sera del 29 aprile. Il giorno seguente si sono recati in un quartiere disagiato de l’Avana, per “costruire” ponti con gli “ultimi” della città grazie all’animazione per bambini, che ha alla fine coinvolto anche i loro genitori. «Un momento di vera reciprocità», scrivono sul blog, in cui hanno potuto «sperimentare davvero quello che queste persone pensano e vivono».

 

Per tornare in patria, invece, vale la pena citare l’appuntamento del 5 maggio a Roma, con Un’altra informazione è possibile: convegno sulle peripezie delle notizie, organizzato dal gruppo Agesci “Clan universitario di Roma” all’Università La Sapienza. Un momento di dialogo con il giornalista Riccardo Barlaam de Il Sole 24 ore, col responsabile del settore internazionale di Libera Tonio dall’Olio, e con rappresentanti dell’Associazione mondo unito, di PuntoLab e NetOne sul tema della diffusione dell’informazione.

 

Se non siete romani, però, sicuramente qualche evento si terrà anche vicino a casa vostra: troverete ulteriori informazioni sul blog dei Giovani per un mondo unito.

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