Una scelta coraggiosa

Nostro figlio di ventiquattro anni ci ha detto di voler entrare in convento. Ci è preso un colpo perché noi lo conosciamo bene: è così socievole ed ha tante possibilità di successo professionale. Per noi la fede cristiana è un valore, ma pensiamo che per seguirla non ci sia bisogno, al giorno d’oggi, di estraniarsi dalla vita normale. Come possiamo essere sicuri che non stia prendendo una pericolosa cantonata? Cosa possiamo consigliargli? . Rosa e Marcello – Roma Le scelte dei nostri figli ci provocano spesso sospensione, dubbio; avremmo da proporre mille osservazioni, suggerimenti, alternative. Questo avviene soprattutto quando ci sembra che stiano andando fuori strada, quando si allontanano dai sani princìpi ai quali abbiamo cercato di orientarli, con le parole e l’esempio. Altre volte invece ecco un’altra sorpresa: una scelta coraggiosa, radicale, ma che non ci trova pronti, anzi sconvolge qualsiasi nostro progetto sul loro futuro. Sicuramente, nel vostro caso, l’educazione alla fede ricevuta in casa ha seminato nel cuore di questo ragazzo i primi germi di una chiamata che comunque resta libera iniziativa di Dio. Egli conosce i nostri figli meglio di noi, li ama di un amore infinito e li chiama ad incontrarlo; il suo progetto su ciascuno di loro ha una profondità ed una vastità per noi irraggiungibili; le sue strade sono molto spesso misteriose. Ma chiama anche noi genitori a fidarci di lui, a credere per primi a questo amore al quale come sposi siamo stati chiamati fin dal principio; è il momento di scoprire una nuova comunione tra noi due, una nuova maternità e paternità verso quel figlio, quella figlia, che spiega le ali della sua vita verso l’orizzonte più vasto che si possa immaginare. Agli occhi della sua anima non si profila certo un estraniarsi dalla vita dell’umanità di oggi, ma piuttosto la possibilità di essere per tutti un segno stabile della centralità di Dio nel cuore di ogni uomo, di tutti i tempi e di tutte le latitudini; la possibilità di raggiungere ciascuno, in tempo reale, con il mezzo di comunicazione più potente che nessuna tecnologia potrà mai raggiungere: la preghiera al Padre comune di tutti. Sente la potente attrattiva di una vita semplice, essenziale, ma totalmente condivisa con altri fratelli, che troverà in una nuova, più grande famiglia: quella dei figli di Dio, vero laboratorio in terra della vita trinitaria. Ciò che potete consigliare è di approfondire consapevolmente le ragioni della sua scelta, percorrendo bene la sua strada, con tutte le tappe che comunque la Chiesa, nella sua sapiente esperienza millenaria, richiederà al suo cammino, accompagnandolo a vostra volta con un rinnovato sì all’Amore. E questo sarà anche il più grande dono che riceverete da vostro figlio. magri.fn@focolare.org

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