Una sala giochi davanti alla scuola? No, grazie!

I genitori dei bambini della scuola elementare Barrili, in piazza Palermo a Genova, sono riusciti ad evitare l'apertura di un centro giochi
piazza palermo genova

Piazza Palermo a Genova è una delle tante piazze dove una volta a settimana trova spazio il mercato rionale. Frutta e verdura e tessuti. Scarpe e giacche a vento, felpe e maglioni. Una piazza che si anima comunque ogni giorno perché la percorrono i ragazzi che proprio lì frequentano le elementari al Barrili. Un via vai vivace e chiassoso. E proprio su questa piazza c’era l’ipotesi di aprire, e i lavori sono già iniziati, una sala da giochi. L’ennesima sala con slot machine e videolottery. Ci hanno provato, gli operai, a terminare tutto, ma non ci sono riusciti. Motivo: i genitori dei ragazzi e tanti altri genovesi si sono impuntati. c‘è infatti un decreto ministeriale che di recente ha sancito la distanza che queste sale devono avere dalle scuole, distanza che qui non era rispettata. Forti di questo decreto tantissime persone hanno raccolto firme e scritto al Comune.

«È stato un grande moto di civiltà», racconta Andrea Pungolino, che abita nella piazza ed è stato il primo a sollevare il problema. Questa decisa presa di posizione ha fatto scoprire, a catena, una serie di vincoli e cioè che, oltre alla legge regionale, anche il Piano urbanistico comunale vieta l'apertura di attività commerciali di quel genere vicino a luoghi sensibili, come scuole o chiese. Se è la questura che rilascia le autorizzazioni per le sale da gioco, il Comune può comunque porre vincoli urbanistici. E qui la scuola è solamente a trenta metri dalla sala incriminata. È una bella notizia e una battaglia che abbiamo fatto volentieri, racconta Angela, alla quale hanno aderito gli abitanti dei condomini vicini. «Il passaparola ha funzionato abbiamo raccolto tantissime firme», aggiunge Luciana Venezia, rappresentante di una classe della scuola elementare.

Tra le mamme, c'è anche Annalisa Marinelli, consigliere del Municipio Medio Levante con delega alla vivibilità delle piazze. «Quello è l'ultimo modo in cui vogliamo che si sviluppino gli spazi pubblici – spiega – tanto più piazza Palermo, che è un crocevia vitale di lavoratori, bambini, anziani". Da poco sono stati inaugurati i giardini al centro della piazza, un elemento importante per favorire ulteriormente la socialità e non per reprimerla nel degrado delle sale giochi. Qualcuno ora teme che la sala giochi, per aggirare l'ostacolo dell’apertura, venga trasformata in un circolo privato. Ma gli abitanti sono attenti e pronti a non mollare. «Resta una domanda – conclude Pungolino -. Cosa sarebbe successo se non ci fossimo attivati noi cittadini? Non è il Comune che deve vigilare e prevenire situazioni come questa?».

«È una lotta che dobbiamo fare insieme, noi – risponde Stefano Bernini, vicesindaco con delega all'Urbanistica – siamo dalla parte dei cittadini. Del resto, siamo convinti che le sale giochi a Genova siano già troppe, e siamo pronti a inasprire ulteriormente i vincoli urbanistici».
 

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