Una rivista giovane
A vent'anni dal primo numero di "Unità e Carismi".
Una rivista giovane: 20 anni. Come giovane e bello il suo programma: dare visibilità alla Chiesa carismatica e alla Chiesa comunione. Una Chiesa comunione che non fosse capace di accogliere e valorizzare i doni che lungo i secoli lo Spirito ha seminato nel suo seno sarebbe proprio una Chiesa povera e appiattita. Una Chiesa carismatica che non sapesse mettere in donazione reciproca la molteplicità feconda dei suoi carismi si sfalderebbe in un ammasso di sette arlecchine.
Lo intuii la prima volta che partecipai ad un incontro al Centro Mariapoli di Rocca di Papa, nel settembre del 1970. Rimasi affascinato dalla varietà dei religiosi presenti, espressione della grande diversità carismatica con la quale lo Spirito Santo fa sempre nuova la Chiesa e piena di vita. Ognuno di loro usava ancora indossare l’abito caratteristico che li rendeva, ai miei occhi di giovane non ancora religioso, persone di riguardo. Sembravano portare su di loro, quali legittimi eredi, il pe-so di antiche tradizioni, di storie di santi, di grande dedizione alla Chiesa e ai popoli.
Nello stesso tempo li vedevo contenti, freschi, giovani, come fossero alle origini delle loro famiglie, i primi compagni dei fondatori. Era come se un sole li illuminasse, ravvivando i colori dei loro carismi. Era come se un’unica acqua rinverdisse le piante secolari dei loro Istituti. Erano affascinati dall’ideale dell’unità. “Tutti uno”, anche Francescani e Gesuiti, Domenicani e Carmelitani, Pallottini e Redentoristi…
Rimasi colpito dal rapporto che c’era tra loro: una fraternità che sembrava abolire ogni diversità, la volontà di camminare insieme sulla via della santità, la totalità della loro scelta di Dio. Pochi giorni dopo ci sarebbe stata la mia consacrazione a Dio. In quell’incontro decisi che avrei vissuto la vita religiosa insieme con loro. Nell’unità avrai trovato la linfa costante che avrebbe alimentato il carisma che Dio aveva dato alla mia famiglia religiosa.
In quei primi incontri di religiosi al Centro Mariapoli di Rocca di Papa e poi sulle Dolomiti e poi nelle nazioni più diverse era già abbozzato il programma della nostra rivista: comunicare tra di noi e con tutta la Chiesa la sapienza di cui Dio ci aveva fatto dono e i frutti di vita che essa aveva portato; leggere alla sua luce le attese e le sfide e lasciarsi da essa ispirare nel trovare le risposte; spalancarsi sui nuovi orizzonti che lo Spirito oggi dischiude e portare a compimento aspetti ancora germinali insiti nei carismi. La rivista si è così aperta sempre più al dialogo e alla comunione non soltanto tra religiosi e religiose, ma anche con tutte le altre vocazioni ecclesiali. Sarà così anche per i prossimi anni?
In questo numero vorremmo ripercorrere insieme il cammino di questi anni, rievocare la storia della rivista e la sua ispirazione, rileggere alcuni degli articoli che maggiormente ne hanno segnato il cammino, raccogliere impressioni e suggerimenti.
Il nostro sogno è quello di vedere un coinvolgimento sempre più attivo di tutti voi lettori, così che “Unità e Carismi” diventi davvero luogo di incontro e di condivisione, laboratorio di nuove proposte per rendere la Chiesa sempre più bella e rispondente alla sua missione di sacramento d’unità degli uomini tra loro e con Dio.