Una ricostruzione per fiction

Una riflessione su una trasmissione televisiva nel corso della quale si è dato degli "scrocconi" ai terremotati aquilani. Proteste e scuse degli accusatori
terremoto L'Aquila

Chissà se Ponzio Pilato avesse immaginato che una sua frase “ma cos’è la verità?” sarebbe diventata così emblematica rispetto a quello che ci propina l’informazione cartacea, televisiva o dalla rete. In effetti cos’è la verità quando puoi dire e dare ciò che ti passa per la mente o che passa nella mente del direttore o editore di turno, per voler raggiungere un qualche obiettivo? La verità, si sa, non è più valore assoluto, ma assume i toni della testata, del canale o del sito di turno. Ma qualcuno potrà obiettare: vai al sodo! E volendo raccogliere l’invito passo al quibus che mi porta alla meta. Prendi una signora dell’Abruzzo, possibilmente non terremotata, offrigli una manciatina di euro per una brevissima fiction (di nome e di fatto) in cui si vuole separare dal marito, sempre per fiction, e chiede lumi ad un giudice, forse fiction anche lui.

 

Tutto avviene all’interno di un catodico forum che, per sua etimologia sarebbe una occasione d’incontro delle più importanti esperienze di un determinato settore, anche se in questo caso non è così. Poi, tra una lite e l’altra, metti in evidenza i grandi progressi della ricostruzione dell’Aquila e dagli addosso agli scrocconi (sarebbero i terremotati ancora senza case) che mangiano e dormono, a nostre spese, ancora negli alberghi della “Costa”, che non è una nave, ma un litorale abruzzese.

 

Risultato: una “bufala”, una falsità, che ha provocato le ire dei terremotati aquilani e non solo. Alla fine, lo scandalo si è concluso con le scuse di coloro che avevano lanciato le false accuse agli accampati e la spiegazione che avevano recitato un copione già scritto. Non sarebbe meglio dire le proprie opinioni, a favore o contro, ma senza fiction? Perché fare operazioni così contorte per poi fare la figura del birbantello colto con le mani nella marmellata?

 

Ma si avvicina la Pasqua e ritornerà Ponzio Pilato a dirci: ma cos’è la verità?

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