Una proposta economica dei focolari

Durante il Forum si è svolto un partecipato seminario sul progetto di Economia di Comunione. L’iniziativa è stata promossa da Umanità Nuova e dai Giovani per un mondo unito. Il seminario è entrato nel vivo del dibattito fra mercato e solidarietà, fra chi considera l’impresa “a-sociale” e quindi neutrale rispetto alla istanze etiche e sociali, e chi la vede come “anti-sociale” e guarda il mercato come luogo dello sfruttamento del debole sul forte. Dal progetto di Economia di Comunione emerge invece la proposta di un’economia a più dimensioni, in cui l’efficienza ha il suo posto, ma è solo una delle dimensioni vissute dalle imprese. Un’altra sottolineatura ha riguardato il “villaggio globale” che ha bisogno di più princìpi autonomi per svilupparsi. Ne ha parlato Luigino Bruni, uno dei coordinatori del seminario: “Oggi la globalizzazione – tutta centrata attorno al principio del contratto – ha un tremendo bisogno di potenziare il principio di gratuità. Vedo due strade: da una parte proteggere e potenziare la gratuità “vera”, del volontariato, delle ong, della famiglia, dei movimenti ecclesiali; dall’altra occorre però “spuntare il pungiglione” del mercato, trasformandolo dal di dentro, immettendovi gratuità. Il Movimento dei focolari lavora su tutti e due questi fronti”. Esperienze operative di imprenditori e la presentazione del polo imprenditoriale Lionello, che sta prendendo forma proprio in provincia di Firenze, hanno offerto la prospettiva di concretezza del progetto. La regione Toscana sostiene il progetto Un migliaio gli intervenuti al seminario sull’Economia di Comunione (EdC) e fra loro esponenti politici e della società civile, intellettuali e imprenditori. ? Claudio Martini, presidente della Regione Toscana: “La Toscana è stata la prima regione a occuparsi di certificazione sociale e di microcredito e ora sarà la prima a sostenere progetto di Economia di Comunione”. ? Michele Gesualdi, presidente della Provincia di Firenze: L’EdC è un progetto molto concreto, per questo lo sosteniamo. Mi sembra importante la possibilità che offre di orientare il risparmio di tutti, anche del piccolo risparmiatore, su un progetto a forte valenza etica”. ? Alex Zanotelli, missionario comboniano, fondatore della Rete di Lilliput: “Grazie per avermi invitato, sono molto contento di poter camminare insieme. Sento riecheggiare l’esperienza di Gesù e delle prime comunità che condividevano i beni, che erano un’alternativa all’interno della società di quel tempo. Oggi dobbiamo tentare di legare le varie esperienze di economia dal basso”. ?Vittorio Agnoletto, uno degli organizzatori del Forum Sociale: “Avete avuto coraggio nella scelta di esserci, in questo Forum, sfidando il meccanismo mediatico che distingue fra buono e cattivo. In questa disponibilità a confrontarsi cresciamo insieme”. ? Riccardo Moro, direttore della Fondazione Giustizia e Solidarietà: “Vedo nell’EdC un percorso coerente con il mercato, mentre va smascherata la falsità di chi, non ponendo limiti al profitto, lavora contro l’uomo”. ?Walter Baier, presidente del partito comunista austriaco: “Veniamo da esperienze diverse e guardiamo al mondo da prospettive diverse, ma dobbiamo imparare a andare avanti insieme perché non esiste una ricetta per tutti”.

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