Una pentola d’acqua bollente
«Qualche giorno fa mi si è rovesciata addosso una pentola d’acqua bollente: mia figlia di 16 anni temeva di essere incinta! Anche se è stato solo un falso allarme, mi sono sentita fallita. Non ho ancora avuto il coraggio di parlarne con mio marito».
Una mamma in pena
È dura e viene da chiedersi: «Dove abbiamo sbagliato?». In realtà i figli, anche se hanno ricevuto dei sani principi, hanno bisogno di elaborarli e farli propri. In questo percorso essi possono attraversare dei veri tunnel per arrivare ad una vita equilibrata, moralmente sana. D’altra parte nessun genitore sarebbe contento di un figlio-copia, che ripercorre i suoi comportamenti senza convinzioni profonde.
Prima di tutto condividi questa situazione con tuo marito per guardarla insieme con serenità e responsabilità. Accogliete vostra figlia, esprimendo chiaramente il vostro pensiero, evitando rabbia o sfiducia. Fiorirà più facilmente tutto il bene seminato in lei. Se continuerete a testimoniare con la vita i vostri valori, i modelli assimilati fin dall’infanzia finiranno col prevalere.
Agli adolescenti si possono e si devono anche dire dei no, ma imparate a parlare con chiarezza della sessualità come dono, senza nascondere i rischi quando questo dono viene sperperato: le malattie sessualmente trasmissibili, le gravidanze indesiderate, il rischio di essere strumentalizzati dall’altro, ma soprattutto l’acquisizione di abitudini che possono ostacolare la distinzione tra un’infatuazione passeggera ed un amore vero e duraturo.