Una pedagogia di pace e fraternità: 650 educatori a convegno
Condividere buone prassi e iniziative implementate in contesti culturali assai diversi, per farne emergere linee pedagogiche condivise improntate alla fraternità e alla pace. Mentre si vivono ore di sospensione per il drammatico aggravarsi della crisi in Medio Oriente, un laboratorio educativo a livello mondiale punta ad offrire nuovi itinerari formativi nelle società in cambiamento. Ll’obiettivo di “Learning Fraternity” (Castel Gandolfo – Roma, 6-8 settembre), convegno-laboratorio a cui partecipano 650 educatori di 35 Paesi, articolato in conferenze, "buone prassi", workshop, stand, panels, è proprio questo.
Spunti salienti:
– educare oggi le nuove generazioni nelle nostre società sempre più eterogenee, aprendole ad una visione globale della realtà, che aiuti a comprendere la complessità e l’interdipendenza dei fenomeni che accadono sotto i nostri occhi;
– le sfide urgenti e talvolta drammatiche come la crisi antropologica, movimenti migratori, disagio giovanile, frantumazione della famiglia, divario generazionale, vanno comprese nei loro aspetti culturali e messe in rapporto con il tema della persona umana, della sua crescita integrale e capacità di relazione.
Il convegno assume un rilievo e una finalità particolare mentre papa Francesco si fa portavoce del “grido della pace” che sale «dall’unica grande famiglia che è l’umanità». Lo dicono in una lettera al papa i promotori del convegno.
A parlare di “Educazione e Globalizzazione” e delle connotazioni che essa assume in America Latina, Africa ed Europa, tre esperti: Nieves Tapia, coordinatrice del Programma nazionale di educazione solidale del ministero di Educazione, scienza e tecnologia dell’Argentina, Justus Mbae Gitari, professore di Pedagogia alla Catholic university of eastern Africa di Nairobi,Giuseppe Milan, professore ordinario di Pedagogia interculturale e sociale all’università di Padova.
Il tema “Educazione e Relazione” viene approfondito da Paula Luengo Kanacri, cilena, ricercatrice al Cirmpa, Università La Sapienza di Roma e da Teresa Boi, italiana, insegnante e pedagogista.
Nei workshop si affronteranno tematiche trasversali: dalla cultura della legalità al rapporto genitori-figli, dalla prevenzione al bullismo alla comunicazione coi new media, dall’integrazione sociale all’apertura della scuola alla città, dallo sport alla danza.
Gli stand espongono buone prassi nei contesti culturali di 20 nazioni, tra cui Congo, Pakistan, Colombia, Egitto.
Cominciando sotto un albero in un quartiere tra i più poveri della città di Santo Domingo, nasce la scuola “Café con Leche”, con attualmente 500 bambini e un percorso di scoperta di sé stessi e degli altri, nella diversità e ricchezza di etnie.
Iniziato in Egitto, il progetto “La Pace incomincia da me” oggi coinvolge più di 1500 ragazzi, professori e direttori di 82 scuole in altri 40 Paesi, che promuovono il Festival internazionale per la Pace.
In Italia il “Progetto Pace” porta avanti iniziative da 23 anni, interessando 100 mila giovani in più di 400 scuole, in rete con giovani di alcuni Paesi dell’Europa dell’Est, attraverso annuali viaggi umanitari, solidarietà a Paesi devastati da guerre o catastrofi, interazione con gli stranieri e coi diversamente abili.
Protagonisti del meeting saranno coloro che a vario titolo si confrontano quotidianamente con il compito di educare: famiglie, il comparto scuola, animatori di gruppi, studiosi del settore, gli stessi ragazzi.
Sabato 7 settembre è prevista una trasmissione in diretta streaming con diverse nazioni (http://live.focolare.org). Il programma sarà idealmente collegato alla giornata indetta da papa Francesco per la pace in Siria e in tutto il mondo. Il corrispondente del digiuno fatto dai partecipanti sarà destinato alla popolazione siriana.
Con New Humanity (ong che gode dello status consultivo generale all’Ecosoc dell’Onu), promuovono l’evento 4 agenzie educative dei Focolari: il Movimento Umanità Nuova, l’Associazione Edu (Educazione e unità), l’ong Azione Mondo Unito (Amu) e il Movimento Ragazzi per l’Unità.
L’evento gode del patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco.
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Victoria Gómez
Informazione Focolari Italia – (+ 39) 335 7003675