Una panchina è comoda per dormirci?

È questa la provocazione dei giovani volontari della Casa del giovane "La Madonnina" di Milano per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla condizione dei migranti senza fissa dimora
Un barbone dorme su una panchina

Per invitare le persone, soprattutto i giovani, a immedesimarsi nei panni di coloro che per necessità sono costretti a usare una panchina come letto per la notte, i volontari della Casa del giovane “La Madonnina” di Milano hanno attaccato su numerose panchine del centro della città dei cartoni con su scritto in modo ben visibile: «Ti sembro comoda per dormirci? Provami», e poi sotto: «Aiutaci a dare riparo e dignità ai giovani migranti».

La Fondazione Casa del giovane "La Madonnina" ha come scopo promuovere la crescita spirituale, morale, sociale e culturale di giovani, per svariate ragioni, in difficoltà, in sintonia e come espressione della cura caritativa e educatrice della diocesi. Il servizio è composto da cinque comunità alloggio per minori stranieri, due comunità di pronto intervento e tre comunità educative che accompagnano i ragazzi all’interno di un percorso di integrazione. Si prefigge di fornire loro strumenti per arrivare alla maggiore età in condizione di autonomia economica, attraverso un percorso che comprende l’acquisizione della lingua italiana, la formazione professionale e l’inserimento lavorativo attraverso borse di lavoro o tirocini. L’équipe educativa si occupa del supporto educativo e dell’orientamento rispetto al progetto di vita.

«Grazie all’esperienza acquisita offriamo oggi un servizio di eccellenza nell’accogliere, accompagnare e educare questi giovani, provvedendo alla loro crescita fisica, morale e spirituale, per restituirli al mondo con la dignità di uomini liberi». La Casa del giovane si orienta in gran parte verso l’accoglienza di minori stranieri non accompagnati, la regolarizzazione dei documenti, l’insegnamento della lingua italiana e il compimento di un percorso di istruzione scolastica, con il successivo inserimento lavorativo, in modo che il giovane acquisti una progressiva autonomia insieme a quelle regole fondamentali di convivenza sociale e civile.

Oltre all’accoglienza, con vitto e alloggio, si attua  anche l’accompagnamento attraverso un percorso socio-educativo che supporta l’autonomia: l’orientamento alla formazione linguistica e professionale, il supporto nella ricerca lavorativa e abitativa, l’assistenza nel disbrigo di pratiche amministrative, l’orientamento verso i servizi, le istituzioni e le associazioni attivi sul  territorio. Ora “La Madonnina”, oltre a svolgere attività di accoglienza di minori stranieri non accompagnati, ha iniziato un nuovo progetto con strutture sperimentali per servizi di pronto intervento leggero e di accompagnamento all’autonomia per un totale di 32 ragazzi. Per queste due nuove comunità, oltre all’accoglienza, viene effettuato anche l’accompagnamento attraverso un percorso socio-educativo che supporta l’autonomia e il progressivo inserimento nelle comunità educative, per il pronto intervento leggero e un proseguo amministrativo per il progetto della semi-autonomia.

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