Una nuova frontiera

Uomo artificiale Ho letto con attenzione l’articolo sull’ultimo numero di Città nuova. La fisica quantistica è un argomento che mi appassiona da anni per le sue inimmaginabili conseguenze nell’epistemologia in generale, nella visione filosofica del mondo e anche nella teologia, soprattutto per quanto riguarda il rapporto inesplicabile tra Dio creatore e trascendente da un lato e il suo mondo, dall’altro: il creato in evoluzione aperta e non predicibile, ora, nonostante tutte le nostre conoscenze, ma con tante antinomie e con la presenza sconvolgente del male. La scoperta del microcosmo e delle sue strutture a dir poco sorprendenti, in primo luogo per gli stessi scienziati, unita all’informatica e alla genetica ci ha collocato in una frontiera decisamente nuova. Per alcuni, come Aldo Schiavone (Storia e destino, Einaudi), siamo sul punto di passare felicemente, a suo dire, a un tipo di metantropo, ad un uomo non più costruito sulla base naturale e corporea, bensì artificiale, al silicio o al supporto materiale di un supercomputer quasi immortale con una supermente dalla conoscenza sempre più dilatata fino a estendersi all’intero universo e diventare dio. Vedremo. A mio modesto parere non si deve ironizzare troppo su queste prospettive né osannarle e ritenerle sicure sulla base di uno scientismo ottimistico e ingenuo. Partendo anche da un orizzonte di fede e da una veduta teologica e ragionevole che tiene conto delle scoperte scientifiche, se Dio ha creato l’essere umano proprio a sua immagine e somiglianza conferendogli la libertà, l’intelligenza e la creatività, affidandogli il creato dalle potenzialità illimitate e in evoluzione verso un compimento decisivo, non possiamo fissare un confine insormontabile alla trasformazione dello stesso essere umano. Tutto dipenderà da come gli umani via via sapranno scegliere per il bene effettivo dei singoli e dell’umanità o per il male e l’autodistruzione. Come suggerisce la Scrittura, Dio ha posto l’essere umano davanti alla vita e alla morte. Deve scegliere. Famiglia Giorgi Cittadini competenti Il mondo delle nanotecnologie, con le sue applicazioni utili, ma anche da valutare con attenzione, è più vicino di quello che si potrebbe pensare. Più in generale, ogni giorno siamo travolti da annunci su nuove meraviglie e scoperte che ci cambieranno la vita. Tutti parlano di novità tecnologiche, ma nessuno poi ha tempo e voglia di leggersi almeno il libretto di istruzioni degli strumenti che compra. Mi sembra importante, quindi, trattare come fate voi sulla rivista argomenti scientifico tecnologici, che tanta importanza e impatto hanno sulla società di oggi, con comprensibilità e serenità. Altrimenti rimaniamo o troppo spaventati o troppo entusiasti, senza mai capire bene come stanno veramente le cose. Invece, formarsi un’opinione informata e meditata aiuta l’opinione pubblica ad essere meno succube delle decisioni dei potenti di turno. Quindi grazie dello sforzo che fate di essere, su questi argomenti, chiari e profondi allo stesso tempo. Michele

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