Una madre nubile, un figlio insicuro

«Sono una madre nubile e spesso temo il giudizio negativo della gente su di me e su mio figlio… Lui mi sembra molto insicuro e io vorrei aiutarlo di più». Chiara - Milano
Famiglia

Lei desidera accompagnare suo figlio, il meglio che sia possibile, nella sua crescita. Provi a pensare che questa volontà è di gran lunga più importante e utile di qualunque timore. Non c’è dubbio che educare da soli sia un compito arduo. Tuttavia provare ad uscire dalle ansie diminuisce il rischio di impoverire la nostra arte educativa. Un suo cardine è fare noi per primi ciò che chiediamo ai nostri figli.

Quando vogliamo che nostro figlio sia più sicuro di sé, per prima cosa dobbiamo lavorare su noi stessi e mostrare a lui come si può essere più sicuri e di cosa esserlo. Il come è aprirsi al dialogo, non restare muti nel dispiacere o nelle prove: la solitudine non è mai un buon metodo per aiutare la nostra famiglia.

 

Per quanto riguarda il secondo aspetto (di cosa essere sicuri), penso che al centro di esso stia il valore inestimabile che il figlio deve sentire di avere per lei.

I figli possono sentirsi responsabili del peso che le madri portano da sole fino a ipotizzare che della loro vita non ci sia di che rallegrarsi.

Pensiamo quindi quanto coraggio possa infondere loro la visibile stima di un genitore, il suo accompagnamento amorevole e mirato a dare autonomia.

 

Al dolore e alle carenze (in questo caso di uno dei due genitori) si può sempre rispondere con l’amore, e sarà la risposta più vantaggiosa per la sicurezza personale.

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