Una goccia che cambia la storia

Le voci armoniose del Urban Nation Choir riempiono l’aria e toccano i cuori dei partecipanti alla cerimonia di assegnazione del 25mo Premio Dorothy Richardson. La sala delle cerimonie dell’Hotel Hilton a Washington è colma. Molte le personalità politiche e civili presenti. Dal Vermont al Colorado, dal Texas a Chicago, ogni premiato sfila sul palco raccontando una storia di coraggio che ha cambiato la vita di molti. Un video sui successi dei premiati inizia il programma. È come se tante stelle si accendessero in diverse parti del paese, dove queste storie hanno avuto luogo. Tutta gente che ha seguito la strada tracciata da Dorothy Richardson, oltre trent’anni fa. Nel 1968, lei ed un gruppo di persone si erano messe insieme per salvare il loro quartiere in disfacimento a Pittsburgh, in Pennsylvania. Convinsero le autorità locali e vari istituti finanziari che valeva la pane di investire nel salvare le case degli abitanti della zona, più che dichiararle inabitabili e demolirle. Vinsero la battaglia e la direzione presa dalla nazione per la ricostruzione di zone abitate cambiò radicalmente. Un simile sviluppo basato sulla comunità locale è divenuta la forza portante del Neighborhood Housing Services (Nhs), cioè di una associazione chiamata Servizi per l’abitabilità di un quartiere. Membri del governo si interessarono a questa formula casalinga e diffusero l’iniziativa in altre zone degli Usa. Nel 1978 il Congresso creò un ente pubblico formato sia da istituzioni pubbliche che private. Nel 1980 oltre 260 quartieri negli Usa furono così aiutati dal programma, che divenne una rete nazionale chiamata NeighborWorks. Oggi è al servizio di 2300 comunità, ed ha aiutato a riparare e migliorare le residenze di oltre 4 milioni di persone. Quartieri trascurati e dimenticati, caratterizzati da decadimento e sfacelo, sono stati trasformati in comunità produttive e prospere, con l’impegno indefesso e costante dei dieci premiati, veri catalizzatori della trasformazione, una persona alla volta, di un pezzo di società, offrendo abi- tazioni a prezzi abbordabili. Una storia viene in rilievo. Venticinque anni fa a Floyd e Myrtis Minor di Chicago non è bastato trasformare il quartiere in cui vivevano. Vendettero la loro bella casa in un quartiere di classe media, ed iniziarono a comprare e a riparare tutta una serie di case in una zona molto povera della città. Iniziarono con una casa con sei appartamenti a Bronzeville, nel sud di Chicago. Il loro scopo era quello di rimettere in sesto il quartiere, isolato dopo isolato, dedicando al progetto tempo, sforzi e possibilità finanziarie. In breve tempo riuscirono a rimettere in sesto quattro case con cinquanta appartamenti in tutto. Un intero quartiere era stato trasformato. Per i Minor, tutto è nato da una chiamata spirituale. Attivi membri dei Focolari, desiderarono applicare i suoi princìpi di costruzione dell’unità nel risolvere un problema sociale a loro vicino. Abbiamo iniziato fin dall’inizio a trasformare la nostra nuova casa – dice Myrtis -. Mano mano che pulivamo i pavimenti, anche i nostri vicini si mettevano a pulirli. Se noi spazzavamo, anche loro si mettevano a farlo. Vedevamo il mondo cambiare sotto i nostri occhi. Per trent’anni i nostri nuovi vicini di casa erano stati semplici spettatori del deterioramento del quartiere. Ora lo vedevano tornare in vita. Floyd spiega come avevano deciso di portare un cambiamento trasferendosi in quel quartiere povero e affrontando i problemi della gente, soprattutto quelli dell’alloggio, condividendone il modo di vivere. 14 anni fa decisero quindi di trasferirsi in un altro quartiere, a Garfield Boulevard. Il loro nuovo quartiere stava attraversando un difficile momento di disoccupazione e di mancanza di abitazioni abbordabili. Conoscendo bene la situazione, i Minors decisero di formare dapprima una associazione assieme a vicini ed amici per mobilitare l’opinione pubblica, e poi una società per azioni. Riuscirono a ricostruire un complesso con 101 mini appartamenti al posto di un ostello della gioventù abbandonato. Floyd ha fatto parte del comitato direttivo della società negli ultimi dieci anni. Attualmente i Minor posseggono e dirigono tre grandi complessi edilizi e provvedono così a creare abitazioni abbordabili nella zona. Offrono consulenza a persone che decidono di comprare una casa per la prima volta, e Myrtis dirige un progetto di abbellimento del quartiere, con donazioni di piante e alberi, e colla manutenzione fatta da tante persone del quartiere. Un piccolo parco a servizio della comunità è stato così allestito in un terreno vacante. Floyd aiuta spesso in altri progetti Nhs come consulente, in nove diversi uffici direttivi. Come infermiera abilitata, Myrtis provvede invece a controlli gratuiti per mal

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons