Una festa di San Francesco Saverio diversa

Yusuf e la sua famiglia

Ci  avvicinavamo al 3 dicembre, San Francesco Saverio, festa grande per il nostro istituto.
Tra gli invitati tanti amici, ma appariva strano celebrare il Santo che ha dato la vita per coloro che non sono cristiani senza la presenza di qualcuno di essi! Così abbiamo pensato di invitare Yusuf Daud, un giovane amico ustadz (predicatore) attivo in un centro Sufi qui a Jakarta, il quale ha subito accettato di partecipare con la moglie e le sue due bambine.
La festa si è svolta in un’atmosfera sobria ma profonda. Gli amici Musulmani si sono trovati a loro agio, anche se la loro presenza non passava certo inosservata, a causa del bel velo multicolore portato dalla signora Citra. Diverse persone li hanno avvicinati per conoscerli e scambiare due chiacchiere con loro. Il clima sembrava proprio quello di famiglia.
Alla fine della giornata, alcuni mi hanno fatto notare la loro piacevole sorpresa nel vedere che alla festa dei Saveriani ci fossero anche degli amici non cristiani. Anzi, per qualcuno era stata la cosa più bella della giornata. Essendo venuto a conoscenza di tali reazioni, Yusuf Daud mi ha scritto: “Alhamdulilah, lode al Signore, siamo rimasti felicissimi di poter partecipare e gioire insieme in questa celebrazione, anzi (…) avreste dovuto invitarci anche gli anni scorsi! (…) anche mia moglie e le bambine sono rimaste contente”.
Alla sera, ringraziando Dio della giornata, mi chiedevo come mai l’amicizia con alcuni Musulmani fosse stata notata come una cosa un po’ fuori dal comune. È evidente che la diffidenza e il timore dell’altro rappresentino ancora degli ostacoli molto difficili da superare. Tuttavia, guardando a me stesso, sentivo il desiderio di fare tutta la mia parte affinché l’amicizia “straordinaria” con la famiglia di Yusuf Daud possa presto diventare il modo “normale” di rapportarci tra Cristiani e Musulmani qui in Indonesia.
 

Jakarta, 6 Dicembre 2012

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