Una festa della danza

Il Ballet Concert inaugura il nuovo Teatro dell'Opera di Firenze. Intervista a Francesco Ventriglia.
ventriglia

A festeggiare oggi l’apertura del nuovo Teatro dell’Opera di Firenze non poteva mancare la compagnia del Maggio Danza diretta da Francesco Ventriglia. Per l’occasione il coreografo e direttore artistico della prestigiosa e rinnovata compagnia, ha concepito un programma che può essere definito a tutti gli effetti una festa della danza.

 

Un Ballet Concert, ovvero un nuovo modo di riproporre le suites più note dei grandi balletti e di presentare fra queste una tetralogia estratta dalle composizioni di Čajkovskij. Nella cornice del nuovo teatro si staglieranno le coreografie dello stesso Ventriglia, e quelle di Paul Chalmer, MariusPetipa e Yuri Grigorovich. Ce ne parla lo stesso coreografo.

 

Ventriglia, allora quella di stasera sarà una festa della danza?

«Quando sono stato chiamato dal sovrintendente ad organizzare un galà di ballo per le celebrazioni del nostro nuovo teatro, volevo che fosse davvero speciale, degno di un evento così straordinario e una grande occasione per tutti gli artisti di Maggio Danza per entrare nella loro nuova ‘’casa’’, con l’etichetta che si conviene ad una grande compagnia. Una serata manifesto per una danza che pone le sue radici nel grande repertorio che l’ha resa disciplina fiera, austera ed elegante, sempre in equilibrio armonico tra le arti».

 

A cosa ha preparato la sua compagnia?

«Al fianco dei nostri primi ballerini e della nostra étoile Alessandro Riga, i giovanissimi danzatori del Maggio affronteranno per la prima volta titoli di fondamentale importanza per la costruzione degli artisti del futuro di questo ensemble, rafforzando ancora di più l’unione tra la meritocrazia e la continua, estenuante ricerca del talento e della sua tutela attraverso un lavoro duro e quotidiano, fatto di tante ore di prove e fatica».

 

Ad aprire la serata sarà una coreografia da lei creata per Alessandro Riga…

«Si intitola Trait d’union. Si tratta di un assolo creato per Riga, che vuole fondere le due anime della danza che abiterà in futuro questo teatro. Un’ispirazione ottocentesca racconterà l’importanza della tradizione ed una commistione pop nella musica, nel gesto e nel costume, sottolineerà l’innovazione che da sempre caratterizza questa compagine coreutica».

 

Cos’altro prevede il programma di questa serata speciale?

«A seguire, saranno le suites dei grandi titoli del repertorio classico come il terzo atto dal Lago dei cigni nella versione di PaulChalmer, con “Ledanze’’ e il passo a due del Cigno nero; il terzo atto de La bella addormentata da Marius Petipa, ovvero il matrimonio di Aurora con il Principe con il divertissement degli Uccellini Blu e delle Pietre Preziose. Infine, lo Schiaccianoci in una riedizione firmata dal sottoscritto con una Neve per soli uomini e un Valzer per sole donne che svela, dopo tanto repertorio classico, anche l’altra faccia di questa compagnia così versatile e pronta ad interpretare sempre nuovi vocabolari e stili diversi. E poi si continua con IlCorsaro, Spartacus, Don Quixote, e tanti altri insieme a produzioni contemporanee come Requiem e Gymnopedie di Erik Satie, eseguito dal vivo al pianoforte».

 

  

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