Una famiglia numerosa

«Abbiamo sempre desiderato una famiglia numerosa, ma in poco tempo ci siamo trovati con quattro figli e spesso la sensazione di non sapere come dividermi mi disorienta». Una mamma

«Abbiamo sempre desiderato una famiglia numerosa, ma in poco tempo ci siamo trovati con quattro figli e spesso la sensazione di non sapere come dividermi mi disorienta».

Una mamma

 

Capisco la tua sensazione perché a ogni figlio dobbiamo poter garantire un’attenzione speciale con gioia e responsabilità. Non è facile e in una famiglia numerosa è richiesto un equilibrio maggiore. Però, in essa, le relazioni sono così ricche di intrecci che i genitori non sono più gli unici ad occuparsi dei figli, ma tutti imparano a rispondere ai bisogni dell’altro. Sebbene siano tante le energie e i sacrifici richiesti a tutti i membri di essa, i ragazzi sono più stimolati all’autonomia e acquistano un atteggiamento costruttivo che li fa essere forse meno fragili.

 

Imparano inoltre a convivere con la diversità in maniera spontanea grazie al rapporto affettivo tra fratelli. Dunque, coraggio! L’armonia e l’equilibrio tra i genitori penso che siano la risorsa su cui investire per vivere momento per momento le varie tappe di ogni vita familiare e orientarsi anche nelle scelte più difficili. Potrete offrire la testimonianza di una famiglia unita nell’amore, cercando di sostenervi reciprocamente con tuo marito.

 

Quello della famiglia numerosa è oggi un modello raro a causa di motivazioni culturali, economiche e psicologiche. «Intorno non c’è niente che ti fa fare questa scelta. Laddove non fosse possibile per impedimenti oggettivi, rimane la possibilità di un’apertura alla vita interiore – mi diceva un’amica che ha una famiglia di quelle che oggi si incontrano molto raramente: otto figli, il più grande 16 anni, in piena adolescenza esplosiva, e il più piccolo di un anno –. In questo mondo che ti propone tante cose e psicologicamente ti distrugge, devi essere forte di quello che vuoi passare ai tuoi figli. Gli alti e bassi ci sono: ma si può vivere in positivo anche il negativo. Cosa ci salva? Il rapporto di coppia».

spazio famiglia@cittanuova.it

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