Un grande pic-nic ha riunito, nella valle di Breguzzo, famiglie cristiane e mussulmane, per un grande momento di condivisione e amicizia
«La prossima volta porterò tutta la mia famiglia», ha confidato un marocchino, musulmano, all’amica trentina, cristiana, che lo aveva invitato. La splendida cornice della valle di Breguzzo (uno scorcio nella foto) sembrava scelta apposta per accogliere la giornata di amicizia vissuta l’ultima domenica di giugno da famiglie mussulmane di varia origine (algerina, marocchina, tunisina…) e trentine, in prevalenza cristiane. Ci si conosceva perché vicini di casa, o incontrati nelle maniere più diverse, ma i rapporti erano stati coltivati nel tempo.
Quella domenica l’appuntamento per tutti era al piazzale della stazione delle corriere di Tione. Da lì diverse famiglie e un folto e vivacissimo gruppo di bambini e ragazzi sono partiti a bordo del “trenino” caratteristico dei percorsi naturalistici. Dieci chilometri per raggiungere la chiesetta degli Alpini nella Valle di Breguzzo. Un percorso scandito da festosi e ininterrotti “ciao!” dei bambini a tutti i passanti e a quanti erano affacciati ai balconi, puntualmente corrisposti.
Sul posto prescelto un gruppetto locale di cristiani e mussulmani aveva preparato l’accoglienza ed avviato il fuoco. Era prevista infatti un barbecue con carne macellata rigorosamente secondo l’uso islamico, accompagnata da focacce e verdure. Un pranzo che è risultato un momento di condivisione e di racconti.
Nel pomeriggio, mentre bambini e ragazzi facevano una piccola gita attraverso il bosco, gli altri, dopo il momento della preghiera, si sono seduti in circolo. C’era voglia di raccontarsi, di ascoltare le storie gli uni degli altri, di comunicare esigenze, esperienze, domande, di dialogare sui temi più vari in un clima di gioia e di crescente stima e fiducia.
Un signore trentino, attirato lì dall’idea di trascorrere un momento di amicizia ha commentato: «Penso ci siano pochi luoghi al mondo dove famiglie cristiane e mussulmane si possono ritrovare per parlarsi e ascoltarsi unite nel nome di Dio. Quello vissuto oggi mi pare un prodigio».
La giornata si è conclusa con un altro incantevole percorso sul “trenino” tra boschi e luoghi significativi come il santuario della Madonna del Lares che gli abitanti del posto illustravano via via, nella gioia e nell’interesse di tutti gli altri. «Che giornata indimenticabile!» si sentiva dire qua e là. Ed ancora: «Quando ci rivediamo? ».
Una domenica di sole dentro gli animi e fuori. Un nuovo piccolo, ma significativo passo verso la fraternità voluto e promosso dai Focolari del Trentino e dall’associazione Nuove cittadinanze di Trento.