Una Chiesa in positivo

È significativo che alcuni grandi quotidiani italiani ed europei non abbiano dato alcun rilievo al viaggio del papa in Portogallo.
Benedetto XVI

È significativo che alcuni grandi quotidiani italiani ed europei non abbiano dato alcun rilievo al viaggio del papa in Portogallo, limitandosi a poche note di cronaca. Questa volta non c’era sufficiente materiale scandalistico. Chi invece ha avuto modo di seguire l’evento ha riscoperto una Chiesa piena di vita, propositiva, aderente all’oggi. Una Chiesa fatta di popolo, visibile nelle masse che hanno fatto straripare piazze come il Terreiro do Paço a Lisbona, l’Avenida dos Aliados a Porto, la spianata a Fatima. Attraverso gli occhi del papa abbiamo potuto cogliere «l’entusiasmo dei bambini e dei giovani, la fedele adesione dei presbiteri, dei diaconi e dei religiosi, la dedizione pastorale dei vescovi, la voglia di ricercare la verità e la bellezza evidente nel mondo della cultura».

Negli operatori di pastorale sociale ci è apparsa una Chiesa capace «della compassione verso i poveri, i malati, i detenuti, quelli che vivono da soli e abbandonati, le persone disabili, i bambini e i vecchi, i migranti, i disoccupati e quanti patiscono bisogni che ne turbano la dignità di persone libere». Abbiamo visto una Chiesa che, con i movimenti e le nuove comunità ecclesiali, sa «svegliare nei giovani e negli adulti la gioia di essere cristiani, di vivere nella Chiesa, che è il corpo vivo di Cristo», comunicare «in modo persuasivo».

Abbiamo riscoperto una Chiesa che sa proporre valori positivi e scelte di vita autentiche e coraggiose, che può presentarsi con competenza davanti al mondo della cultura, senza paura della «dialettica tra secolarismo e fede», anzi riconoscendovi «una chance per integrare fede e razionalità moderna in un’unica visione antropologica». Una Chiesa che si fa dialogo, convinta che «il dialogo senza ambiguità e rispettoso delle parti in esso coinvolte è oggi una priorità nel mondo, alla quale la Chiesa non intende sottrarsi».

Dobbiamo ricordare sempre che la Chiesa è peccatrice: «Le sofferenze della Chiesa – ci ha detto Benedetto XVI in questo viaggio (tutte le altre citazioni sono sue) – vengono proprio dall’interno della Chiesa, dal peccato che esiste nella Chiesa». Ma non dimentichiamo che è anche santa.

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