C’era da aspettarselo. Come ogni estate la musica latina domina i mercati e intasa le classifiche di vendita, domina nelle playlist come nelle discoteche, schizza dagli iPhones come dai vecchi juke-box.

Quest’anno il botto è riuscito a un giovanotto brasiliano, originario dello stato di Minas Gerais. A vederlo così, con quella zazzera perennemente scompigliata e il sorrisetto ingenuo, gli si darebbero non più di diciott’anni, ma in effetti il nostro ne ha già ventitre, ed è tutt’altro che un novellino visto che calca le scena da quando aveva appena nove anni.

Stilisticamente lo riconducono ai sertaneiros nordestini (tipo Michel Telò) e questo brano, dall’andamento terribilmente intrigante, ne svela la formula espressiva: un furbissimo mix di ritmo e melodia, dove tutte le astuzie del pop occidentale vengono allegramente contaminate dal tipico esotismo ritmico brazilero. Quanto al testo siamo alle solite manfrine festaiole e pseudo-sentimentali: «Bella mia, chiamami, c’è una festa stasera, voglio godere con te fino a tarda notte per ballare e saltare fino al sorgere del sole»; il tutto contornato da una coltissima e interminabile sequela di Tché tchecere tché tché…

Il brano, pubblicato già due anni fa, è germogliato lentamente come gli avocado, facendo solo recentemente breccia in Europa (dove domina da settimane in molte classifiche di vendita) e negli States, dove Lima ha da poco terminato un tour dal quale verrà presto pubblicato un live, intitolato Atualmente, che sarà il quinto della sua discografia e potrebbe imporlo definitivamente tra i nuovi big del brazilian sound da esportazione.