Un viaggio dentro la rivista

Al ritorno di un soggiorno nelle Filippine, una nostra lettrice ci aiuta a sfogliare l'ultimo numero appena pubblicato
Manila
Il primo gennaio sono partita per Tagaytay, Filippine. Rientrata dal mio viaggio, oltre alla mole di lavoro arretrato, ho trovato ad attendermi tante piccole incombenze, che svolgo nella mia quotidianità: telefonate ad amici e parenti, un pò di corrispondenza, per le quali, in dieci giorni, non ho trovato ancora il tempo. Ieri è arrivata Città Nuova n. 2.
 

Stamattina, ore 6,30, si inizia la giornata "con lei". A parte che a pag. 24 ho la gioia di vedermi fotografata accanto alla protagonista dell’intervista, con il reportage di Michele Zanzucchi faccio chiarezza sull’attuale situazione dell’Egitto. La testimonianza di Waris, pakistano, con la moglie Giuseppina, della Corea, mi fa ricordare i vari volti conosciuti a Tagaytay, dove il mondo intero passa ed ammira la testimonianza di vita evangelica vissuta, che – come in ogni altra cittadella del movimento – è "luce sul poggio". Come non accomunare l’esperienza di Alessandra, che ora appartiene alla "squadra" del Gen Verde, alla mia, di "teatrante" ? La foto del "surfista" mi attizza e vado a cercare sul sito le foto del maestro Sean Collins, rimanendo a bocca aperta. La riflessione sui Fratelli di Charles d Foucald mi riporta all’inculturazione, che ho vissuto sulla mia pelle attraverso l’esperienza da poco intrapresa.

 

E ancora, l’esperienza di Ciro Fusco, medico in Madagascar, mi fa desiderare sempre più di far parte di questa famiglia dei figli di Dio, che nulla desiderano se non amare a fondo perduto. Che idea lo "swap party" proposto nell’articolo sul "decluttering"! Potrebbe essere ottima da organizzare qui nel locale, come momento di incontro per i giovani e per i loro amici in vista del prossimo Gen Fest!
Ehi, basta ora … devo andare a lavorare…

 

Che ci facevo a Tagaytay? Sono andata, insieme a Luciano, mio marito, a trovare nostra figlia Marta, che da alcuni mesi sta vivendo lì un’esperienza intensa a servizio dei poveri che la Cittadella sostiene. Non so più dove l’ho letto, ma sempre sulla "n. 2", da qualche parte si parlava del "centuplo" promesso dal Vangelo. Sempre a Tagaytay – e non solo – l’ho visto concretizzato. Noi stessi, ma soprattutto Marta, abbiamo avuto a disposizione case e ritrovato fratelli e sorelle. Marta, lontana dalla famiglia, trova cento genitori pronti ad adottarla …
Ho di che raccontare, ora, nelle mie prossime letterine e telefonate: quanti spunti, Città Nuova!

Bianca 

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