Un unanime plauso
IL FOGLIO Certi fragori, certi silenzi Penso a quella donna di Dio, quasi novantenne, misteriosa, iconica, che si è spenta alla vita formale della biologia nella sua casa ai Castelli, a Rocca di Papa nei dintorni di Roma, con il conforto orante di una immensa moltitudine da lei evocata in tanti anni tenaci, i focolarini (che bel nome), in uno statuto di reciproca lealtà e in un’atmosfera di clamoroso silenzio durato oltre mezzo secolo, e allora torno a invidiare quel che non ho mai avuto, questa dimensione altra del tempo che è propria della fede religiosa, delle Chiese e della Chiesa. Quella è un’altra esperienza, preclusa al nostro avvocatesco e tribunizio vociferare, al nostro sofisma democratico di ogni giorno. Tutta da studiare, tutta ancora da raccontare. Bisognerà che prima o poi che qualcuno scriva la storia comparata dei carismi personali e spirituali del Novecento, tanti cristincroce quante stelle si contano, e se ne leggeranno delle belle. (Giuliano Ferrara) NEW YORK TIMES Chiara Lubich, che ha fondato un movimento cattolico laico, muore a 88 anni In una Chiesa dove gli uomini hanno un ruolo predominante, Chiara Lubich, in un’intervista rilasciata nel 2003 a John Allen, giornalista del National catholic reporter, ha raccontato che una volta ha chiesto a Giovanni Paolo II se si sentisse a disagio se negli statuti del Movimento dei focolari fosse previsto che il presidente sarà sempre una donna. Magari!, rispose il papa. (Ian Fisher) L’UNITA’ Chiara Lubich, dalla parte dei poveri Di fronte a un morto è quasi sempre così,cordoglio unanime lo si usa spesso. Stavolta lo si è sentito davvero, sincero e profondo. Questa è l’impressione. Se così fosse, sarebbe davvero la prova di un’identità profonda, il segno di un traguardo ricco, importante, se così fosse senza opportunismi, per la fondatrice dei focolarini, una donna che ha visto la guerra. (Oreste Pivetta) IL MANIFESTO Muore la fondatrice dei focolarini La chiave di lettura per il dialogo e l’accettazione del diverso è sempre stata quella non tanto intellettuale- teologica, quanto di veder di fronte a sé semplicemente altri esseri umani, persone. (Mimmo de Cillis) EUROPA Un sorriso d’amore verso la vita Anche se non l’abbiamo vista immaginiamo che nelle ultime ore abbia mantenuto quel sorriso che è sempre stata la sua firma. Un sorriso d’amore verso i fratelli, verso la vita, verso Dio. (Aldo Maria Valli) LIBERAZIONE Dialogo, l’eresia obbediente di Chiara Lubich Seguendo questo carisma, Lubich ha aperto il proprio movimento ad ortodossi, protestanti, musulmani, buddhisti, induisti, credenti e non credenti, senza pretese di conversione ma con il dichiarato intento di spingere ciascuno a riscoprire la propria spiritualità e ad aprirsi al divino. (Fulvio Fania) IL GIORNALE È morta Chiara Lubich, la madre dei focolarini Le migliaia di messaggi che da tutto il mondo stanno arrivando alla Mariapoli dei focolarini indicano quanto questa donna mite e sorridente abbia segnato la storia dell’ultimo mezzo secolo. (Andrea Tornielli) AVVENIRE Quel fuoco evangelico che ha incendiato 182 Paesi Per tutti, singoli, comunità e movimenti, vale il metodo del dialogo, applicato nel confronto tra le diverse componenti delle Chiesa, ma anche tra le diverse confessioni cristiane e le fedi. (Matteo Liut) ASIA NEWS Chiara Lubich mi disse: Dio ha grandi progetti per il popolo cinese Chiara ha scoperto che, nonostante le contraddizioni, è l’Amore di Dio che costruisce la storia umana. Penso sia di buon auspicio l’amore che ha espresso per la Cina, a cui si riferiva come la Terra promessa. Essa mi ha ripetuto più volte la sua convinzione che Dio ha dei grandi disegni sul popolo cinese. (Angelo Lazzarotto) REPUBBLICA Addio a Chiara Lubich, la focolarina Due sono state le creatrici di fede nella stagione del cattolicesimo del Novecento: la Lubich e madre Teresa di Calcutta. Quello dei focolarini è stato un cristianesimo fraterno, vissuto nel quotidiano più che nutrito di manifesti o diffuso per indottrinamento. Noi siamo perfettamente ottimisti – mi disse Chiara – ma non è l’ottimismo della persona utopica. Pensiamo che più cresce la carità, più cresce la fede e la speranza. Un lascito sereno in una stagione dove sembra predominare un cristianesimo angosciato. (Marco Politi) CORRIERE DELLA SERA Quella notte del ’43 che le segnò la vita A chi, come è successo a me, ha avuto la fortuna di incontrarla, di conoscerla, a restare sono anche lo sguardo e il sorriso di una donna straordinaria, che del dialogo e dell’amore ha riempito una vita, la propria, da donare agli altri. (Dichiarazione di Walter Veltroni)i IL MATTINO Addio Chiara Lubich, guida dei focolarini Con la scomparsa di Chiara Lubich si spegne un faro nell’arcipelago dei movimenti ecclesiali laici contemporanei che Giovanni Paolo II definì dono dello Spirito e speranza per gli uomini. (Donatella Trotta) IL SECOLO XIX Chiara, la volontaria di Dio Chiara è una di quelle persone speciali che lasciano il segno della propria esistenza. Il rapporto con la città di Genova iniziò tra il 1968 e il’69, quando fu scritta una pagina davvero bella. Perché Genova accolse la richiesta di aiuto avanzata dal vescovo cattolico del villaggio animista di Fontem, in Camerun, dove i focolarini gestivano una struttura. Cinquecento dei 900 operai della Erg si tassarono per nove mesi cedendo il compenso di un’ora di salario al giorno per costruire l’impianto di una turbina. Grazie all’energia elettrica e alla luce, garantita dalla turbina, e all’aiuto di alcuni medici, la terrificante percentuale di mortalità infantile (il 90 per cento) del villaggio venne ridotta. Ma c’è di più: il giorno in cui la nave doveva salpare con il materiale a bordo coincideva con uno sciopero in porto. Fu sospeso per garantire la partenza della nave. (Vittorio De Benedictis) L’OSSERVATORE ROMANO La donna del cattolicesimo mite Chiara Lubich è stata una donna di spirito e coraggio, una donna che ha avuto la pazienza del chicco di grano evangelico che morendo porta molti frutti. A me piace ricordarla come la donna che ha diffuso una convinzione antica e nuova come il vangelo: è possibile vivere e predicare un cristianesimo e un cattolicesimo mite, capace di ascoltare e condividere la grande ricerca umana di Dio e dell’amore. Lei all’utopia ha già dato prova di credere, puntando tutte le sue carte sul genere umano considerato una grande, unica famiglia e ha lavorato con risultati evidenti per trasformarla in realtà. Dovremo ricordare a lungo questa piccola donna, diventata grande perché capace di un grande amore. (c.d.c.) EL PAÍS Chiara Lubich fondatrice del Movimento dei focolari Tutti avvertono la sua assenza, perché Chiara Lubich, è una delle più grandi figure del cattolicesimo contemporaneo, capace di mobilitare le masse e con aderenti in centinaia di Paesi. (Juan G. Bedoya)