Un trauma positivo
da Brno
Tra i partecipanti: difensori civici, sindaci, membri dei vari ministeri, esperti dal mondo dell’educazione, dell’istruzione pubblica, della sanità, delle forze dell’ordine e della giustizia. In tutto più di 200 persone. Presente anche l’arcivescovo di Praga, il cardinale Vlk e una dirigente del Daphne, Marilena Raouna.
Il motto della conferenza “Insieme si fa di più” ha permeato gli stimolanti interventi. Il pensiero di Chiara Lubich è stato espresso da alcuni convegnisti in alcune idee chiave: la “regola d’oro”, il “dare”, il “lavorare insieme”, “costruire la reciprocità” offrendo un respiro universale alle vaste problematiche affrontate.
Filip Caby, psichiatra tedesco di Papenburg, ha presentato un concetto sorprendente, che si chiama “il trauma positivo”. Con i suoi colleghi della clinica si è chiesto come poter spiegare i cambiamenti immediati di alcuni ammalati: questi, dopo aver trascorso solo tre giorni con il Gen Rosso e con l’equipe del progetto Forti senza violenza hanno “subìto” ciò che si potrebbe chiamare un “trauma positivo”. La loro vita è cambiata profondamente, positivamente. È stato questo l’augurio finale della conferenza: che rimanga in tutti, appunto, un “trauma positivo”. Si sono creati – nella conferenza ed in tutto il progetto, – rapporti profondi e una rete di persone portatrici di questi valori. Si è contributo alla concretizzazione del sogno di Chiara Lubich di lavorare “insieme per l’Europa” nello spirito dell’unità. Seguiranno altri progetti nei Paesi membri del progetto. Nella Cechia, a fine agosto, è in preparazione un “International summer camp”, un campo estivo.