Un toro rosso… di gioia!

Formula Uno, delusione Ferrari. Vince Sebastian Vettel con la Red Bull.
vettel

Dite pure quello che volete, chiedetevi se è stata la Ferrari di Alonso a perdere un mondiale che poteva solo vincere o se la Red Bull, scuderia campione del mondo, ha favorito il suo astro nascente Sebastian Vettel piuttosto che il più navigato e imbronciato secondo pilota, l’australiano Mark Webber.

Sull’avveniristico circuito di Yas Marina a pochi passi da Abu Dhabi, la capitale più lussuosa del mondo, si è consumato uno spettacolo sportivo dal sapore melodrammatico, al limite dell’inverosimile, che tanto assomigliava a quel teatro dell’assurdo decantato nelle opere di Samuel Beckett, uno dei più grandi esponenti della tragicommedia del Novecento. Lì,dove la sequenza logica dei fatti viene ribaltata da una successione degli eventi a dir poco illogica e beffarda. Dove tutto assume una sfumatura grottesca, malandrina e i personaggi camminano come equilibristi su un filo sospeso tra reale e irreale, dialogando tra loro in maniera confusa al punto di arrivare a sorridere nonostante le precarie condizioni di vita.

Nell’angusta sistemazione di un abitacolo di una Formula Uno lanciata a 320Km/h c’è chi ride e chi invece scuote il capo. I rispettivi ritratti di Sebastian Vettel e Fernando Alonso.

 

Diciamocelo pure amici: sotto sotto eravamo tutti pronti a festeggiare il trionfo della Ferrari e del suo pilota asturiano. In tanti avevano già messo in frigo lo spumante e invece siamo rimasti inspiegabilmente attoniti di fronte alla tv, a gustarci una gara movimentata e colorata. Safety car in pista già al primo giro per una derapata del “vecchio” Micheal Shumacher che innesca lo spettacolare tamponamento del nostro Vito Antonio Liuzzi su Force India. Poi il valzer dei pit-stop che condizionerà irrimediabilmente l’esito della corsa.

 

La svolta, infatti, arriva tra il 12° e il 13° giro. La Red Bull di Webber, al tempo diretto avversario di Alonso per il titolo, si ferma ai box. Fernando deve rimanere in pista per guadagnare sul rivale, poi anche lui a sua volta imbocca la pit lane per il cambio gomme obbligatorio. Riparte e si inserisce alle spalle di Petrov, pilota russo della Renault che sarà la sua spina nel fianco: troppo veloce in accelerazione e nei tratti lanciati dove la velocità di punta diventa fondamentale. Alonso rimane alle spalle di Petrov, mentre Vettel in testa macina chilometri, gira e rigira con l’esperienza del campione navigato fino al 25° giro, quando effettua un cambio gomme velocissimo: 3 secondi e 8 centesimi. Dietro il pilota della Red Bull avviato verso il titolo, le due McLaren di Hamilton e Button sembrano troppo timide di fronte allo strapotere di una scuderia che è arrivata a dominare il campionato del mondo dopo soli cinque anni dal suo sbarco nella massima serie.

 

Un trionfo che fa pensare. Certo, i cospicui investimenti del magnate austriaco Dietrich Mateschitz, “guru” delle bevande energetiche, hanno contribuito a fare la differenza, così come l’esperienza del team principal Chris Horner e l’occhio lungo del progettista Adrian Newey che in quanto a successi vanta un bel palmares di titoli con Williams e McLaren. Ma Red Bull Racing non è solo una semplice scuderia, ma un vivaio di talenti e questo viene confermato dal fatto che ben 164 piloti allevati da questo sponsor hanno debuttato in diverse categorie dell’automobilismo.

Alle 15.43 di una domenica di metà novembre sulla linea del traguardo Sebastian, attore incredulo e sorridente, è il protagonista principale di una commedia che ha visto un finale tragico, assurdo, inspiegabile e drammaticamente segnato dal rosso Ferrari. Vettel, tedesco di Heppenheim, da oggi è il più giovane pilota nella storia della Formula Uno ad essersi aggiudicato il titolo mondiale.

E per qualche istante quel Toro rosso di rabbia dipinto sulla carena della macchina sembra essere tutto d’un tratto felice e mansueto.

I più letti della settimana

Il sorriso di Chiara

Abbiamo a cuore la democrazia

Carlo Maria Viganò scismatico?

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons