Un tocco di leggerezza
Eugenio Cappuccio è regista attento a non debordare mai. Lo si è visto nei suoi film, da Volevo solo dormirle addosso a Uno su due, tanto per fare degli esempi. Una mano leggera, mai superficiale, che dice cose anche profonde, ma sempre con gusto ed equilibrio. Qualità oggi rare e perciò più apprezzabili nei due film I delitti del BarLume (guarda il trailer) in onda su Sky cinema stasera, 11 novembre, e lunedì prossimo, 18 novembre.
Si tratta di racconti tratti dai libri di Marco Malvaldi, con protagonisti un barista sornione e un poco ispido, quattro anziani toscanacci, un'attraente barista e un commissario in gonnella, duro all’apparenza. Il barista si fa detective, aiutato dai quattro arzilli vecchietti, e la indovina, così che il film miscela abilmente il thriller provinciale, la commedia, ma con ritmo, estro e le immancabili battute toscane.
Girato all’isola d’Elba il racconto vanta un cast di tutto rispetto: da Filippo Timi, protagonista (il merito del regista è di avergli estratto l’aspetto umano a dispetto di quello consueto, luciferino), con l’esordiente e spigliata Enrica Guidi, la sempre brava Lucia Mascino (il commissario) e i quattro attempati toscani: Carlo Monni (da poco scomparso), Atos Davini, Massimo Paganelli e Marcello Marziali.
Qualche momento di commozione ci può scappare accanto a veri attimi di umorismo, ma di quello sottile, mai gradasso, perché tra la fotografia splendida, gli attori “provati e riprovati”, Timi che ridimensiona il lato scuro e la bella musica, la narrazione fila senza intoppi. Anche parlando di eutanasia, il che non è poco per un film televisivo, ma quasi passandoci sopra…