Un talento da non archiviare
Un talento vero e un “gran simpatico” come Giorgio Faletti – comico, scrittore, attore di teatro e di cinema e quant’altro – non si archivia facilmente. Ed è giusto così. Ora poi, a meno di 1 anno dalla scomparsa (Faletti è morto ad Asti il 4 luglio 2014), a rinverdirne il ricordo esce postumo il suo ultimo disco, L’ultimo giorno di sole, dove il trionfatore di Sanremo ’94 col suo Signor tenente conferma l’originalità di un humor agrodolce e di una ironia un po’ amara e un po’ garbata pure nelle vesti di musicista e paroliere. Nove brani inediti arrangiati da Andra Mirò e interpretati da Chiara Buratti, che era molto vicina all’autore.
Nel disco c’è pure un singolo cantato da Faletti, Confessioni di un pianoforte, ed è inutile dire che fa effetto. Ma la nuova presenza di Faletti davanti al pubblico non poteva non proporsi nel segno della versatilità e della poliedricità che ha sempre contraddistinto la sua arte. Così nel giorno anniversario della morte, nella sua Asti, andrà in scena uno spettacolo incentrato proprio sui testi e le musiche proposte in quest’ultimo disco. Chiara Buratti sarà accompagnata al pianoforte da Giulia Mazzoni. Per la regia di Fausto Brizzi e la produzione di Roberta Bellesini Faletti, vedova di Giorgio. Sarà una giornata destinata al ricordo di non solo di un grande artista ma anche di un collega attento e generoso con i giovani. Infatti l’evento coinciderà con la prima edizione del Premio intitolato a Faletti, assegnato alle promesse del teatro, della musica e dello spettacolo. Quindi «non per celebrare chi è emerso ma chi vale la pena che emerga», ha dichiarato Massimo Cotto, amico di Faletti e ideatore del premio.