Un “sogno” che continua

25 anni dopo ad Assisi 2011 ci saranno tutti. Impressionante scorrere la lista dei partecipanti alla Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo
Assisi 2001

I Paesi del mondo rappresentati saranno più di 50. Arriveranno delegazioni anche da Egitto, Israele, Pakistan, Iran, India e Arabia Saudita. La notizia della convocazione della Giornata ha avuto un’eco significativa, spontanea e immediata in tutto il mondo cristiano Le delegazioni saranno numerose e di alto profilo. Per le Chiese d’Oriente, saranno presenti 17 delegazioni. Ci sarà anche il Patriarca Ecumenico, Sua Santità Bartolomeo I, che guiderà la delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli. E ci saranno anche l’arcivescovo di Canterbury,  Rowan Williams in rappresentanza della Comunione Anglicana e il Segretario Generale del Consiglio ecumenico delle Chiese, il rev. Olav Fykse Tveit. 13 in tutto le delegazioni delle Chiese e Comunità ecclesiali d’Occidente. 

 

Positiva la risposta anche dell’ebraismo mondiale. Parteciperanno delegazioni dell’International Committee on Interreligious Consultation, del Gran Rabbinato di Israele e di altre organizzazioni ebraiche di carattere internazionale. In particolare, l’ebraismo in Italia sarà rappresentato dal Rabbino Capo di Roma, Riccardo Di Segni.

 

Hanno poi  confermato la loro presenza 176 esponenti di diverse tradizioni religiose non cristiane e non ebraiche. Fa piacere scorgere nella lista la partecipazione di rappresentanti delle Religioni Tradizionali dell’Africa, dell’America e dell’India. Ma ci sono davvero tutti: Indù, jainisti, Sikh, zoroastriano, nonché 67 buddisti e per la prima volta ci sarà un baha’i,

 

Dai paesi arabi e medio-orientali, e dai Paesi occidentali sono attesi 48 musulmani sebbene ieri il Vaticano abbia fatto notare la coincidenza della giornata del 27 ottobre con il pellegrinaggio alla Mecca e con la Conferenza interreligiosa annuale di Doha, in Qatar.

 

Anche il programma sembra essere all’altezza delle aspettative. Semplice, silenzioso, intenso. Le delegazioni partiranno da Roma, in treno, insieme col Santo Padre. All’arrivo in Assisi, si recheranno in pullman presso la Basilica di S. Maria degli Angeli, dove ci sarà un momento di commemorazione dei precedenti incontri e dove prenderanno la parola esponenti di alcune delle delegazioni presenti e il Santo Padre. Seguirà un pranzo frugale al termine del quale sarà lasciato un tempo di silenzio, per la riflessione di ciascuno e per la preghiera. Nel pomeriggio, tutti i presenti parteciperanno ad un pellegrinaggio che si snoderà verso la Basilica di San Francesco. Si svolgerà in silenzio, lasciando spazio alla preghiera e alla meditazione personale. Vuole essere il segno del  cammino di ogni essere umano nella ricerca assidua della verità e nella costruzione fattiva della giustizia e della pace. All’ombra della Basilica di San Francesco, là dove si sono conclusi anche i precedenti raduni, si terrà il momento finale della giornata, con il rinnovoe solenne del comune impegno per la pace.

 

Sembra che il “sogno” di Giovanni Paolo II abbia in questi 25 anni preso consistenza, colore, vigorosità.  

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