Un santo tra i lebbrosi a Molokai

Una nuova biografia su padre Damiano, l’amico dei lebbrosi. Un santo del nostro tempo.
padre Damiano

Un grande uomo, un grande europeo. Padre Damiano, al secolo Joseph De Veuster, è un giovane belga di buona famiglia, il padre è commerciante e avrebbe potuto condurre una vita agiata. Lascia tutto, per sempre, non rivedendo mai più la sua famiglia e parte in missione per le isole Hawaii che allora erano ancora uno stato indipendente, anche se sotto stretta osservazione degli Stati Uniti. Dopo 3 anni viene trasferito nell’isola di Molokai dove viene in contatto con i lebbrosi, completamente abbandonati, isolati, senza cure e stigmatizzati.

 

Per ripercorrere la straordinaria avventura di padre Damiano la Sanpaolo pubblica una nuova biografia di Jan De Volder, storico e giornalista belga. Nella conferenza stampa tenutasi nella splendida cornice della Chiesa di San Bartolomeo nell’isola Tiberina di Roma, il prossimo cardinale, lo statunitense Raymond Leo Burke, – dal giugno 2008 prefetto della segnatura apostolica, la Corte di Cassazione vaticana, –  ha ricordato «come da giovane studente, negli anni Cinquanta, le suore lo avevano incoraggiato a leggere la storia di padre Damiano. Mi attirava la sua vita di sacerdote e vittima, e l’amore incondizionato per i lebbrosi». Di padre Damiano si ricorda il carattere forte, indomito, ostinato nel perseguire la sua volontà di aiutare i lebbrosi e anche imprudente. Corse ogni rischio, anche perché se avesse dovuto rispettare tutte le precauzioni nello stare a contatto con i lebbrosi avrebbe dovuto lasciare l’isola.

 

«Non era indisciplina – sottolinea il cardinal Burke – , ma era amore senza riserve. La sua figura mi rievoca i sentimenti della mia gioventù ed è ancora oggi un esame di coscienza per la mia vita di sacerdote oggi, per capire quanto stia corrispondendo alla mia vocazione».

 

Nato in Belgio nel 1864, padre Damiano a 19 anni entra, seguendo le orme del fratello, in una congregazione religiosa parigina, quella dei Sacri cuori di Gesù e Maria.  Prende il nome di Damiano, un santo medico e viene destinato, al posto del fratello malato, nelle isole Hawaii, dove vi resterà fino alla morte per lebbra, avvenuta nel 1889. Solo nel 1936 le sue spoglie saranno riportate in Belgio con una folla immensa ad accoglierlo. La sua beatificazione fu fortemente voluta da Madre Teresa e la canonizzazione è avvenuta l’11 ottobre del 2009. Nella cerimonia di beatificazione, il 4 giugno del 1995, a Bruxelles Giovanni Paolo II disse che «la certezza che contano solo l’amore e il dono di sé lo incoraggiava e lo rendeva felice. L’apostolo dei lebbrosi è un esempio luminoso del fatto che l’amore per Dio non allontana dal mondo, ma anzi l’amore di Cristo porta ad amare i propri fratelli fino a dare la propria vita per essi».

 

La vita di padre Damiano è caratterizzata da un binomio inscindibile: un intensa vita spirituale e uno sconfinato amore per gli altri. «Fino alla fine – dice Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio – sebbene in gravi condizioni, non salta una preghiera. Poveri e preghiera erano la sua caratteristica e dimostrano come carità e spiritualità devono andare assolutamente insieme». La nuova biografia colma un vuoto, è ben documentata e fa conoscere alle nuove generazioni una figura straordinariamente moderna.

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