Un premio di laurea in memoria di don Di Piazza

Assegnata a Giulia Sassara, laureata in giurisprudenza all'Università di Udine, la prima edizione del premio istituito in memoria del fondatore del Centro Balducci, per una tesi sul "Salario minimo costituzionale, contrattuale e legale"
La tesi di laurea di Giulia Sassara, vincitrice del premio di laurea "don Pierluigi Di Piazza" (foto UniUd)

Nel parlare di don Pierluigi Di Piazza, non posso non partire da un ricordo personale. L’inizio potrebbe essere quasi quello di un romanzo: “Era una fredda sera d’inverno…”, e sì, in effetti lo era. Mi trovavo al Centro Ernesto Balducci di Zugliano (Udine), il centro di accoglienza e promozione culturale fondato dal sacerdote carnico don Pierluigi Di Piazza, per una conferenza. All’improvviso, verso le 22, è arrivato lui: «Scusate, ma devo chiedervi di chiudere l’incontro e sgomberare la sala. Ci sono una quarantina di migranti arrivati in stazione e non possono stare fuori stanotte, mi è stato chiesto di portarli qui per il momento. Grazie per la comprensione». Erano i tempi più “affollati” della rotta balcanica. Poche parole che riassumevano la vita di un sacerdote che aveva dato forma al suo impegno religioso e sociale con la fondazione di questo Centro, divenuto nel tempo non solo luogo di ospitalità e reinserimento lavorativo e sociale di migranti e persone fragili, ma anche punto di riferimento culturale e interlocutore delle istituzioni – tra cui la stessa questura, sul tema dell’immigrazione.

Non stupisce quindi che, dopo la sua scomparsa nel 2022, il fratello Vito si sia adoperato perché la memoria di don Pierluigi viva anche nel sostegno a quei giovani che con i propri studi contribuiscono alle cause che lui aveva portato avanti in vita; insieme a quell’ateneo di Udine che nel 2006 gli aveva assegnato la laurea honoris causa come “imprenditore di solidarietà”. Il premio, del valore di 2000 euro, si rivolge a chi ha conseguito all’Università di Udine una laurea triennale, magistrale o magistrale a ciclo unico discutendo una tesi su alcuni dei temi più cari a don Pierluigi: tra quelli citati, «il rispetto della legalità, la parità di genere, l’inclusione sociale, la valorizzazione delle diversità, le politiche di accoglienza dei migranti, le sperequazioni economiche e sociali nei diversi Paesi del mondo, la pace e le non ragioni delle guerre».

Giulia Sassara e Vito Di Piazza (foto UniUd)

«Pierluigi ha sempre creduto nei giovani – ha spiegato Vito Di Piazza – e ha sempre trasmesso loro una grande fiducia nei tanti incontri avuti nelle scuole, all’Università di Udine e in altri contesti. Li ha sempre incoraggiati a impegnarsi per contribuire a creare un mondo più giusto e umano. Per questi motivi abbiamo istituito, in collaborazione con l’Ateneo friulano, un premio di laurea annuale per studenti meritevoli che nelle loro tesi sviluppino i temi per cui si è sempre tanto impegnato».

La prima edizione è stata assegnata a dicembre 2024 a Giulia Sassara, giovane laureata in giurisprudenza con 110 e lode, che ha discusso tesi di laurea magistrale intitolata “Salario minimo costituzionale, contrattuale e legale”, con relatrice Valeria Filì. Tema su cui si è molto discusso negli ultimi anni, e che viene qui ripercorso dalla sua origine, nel 1948 con l’ingresso della Costituzione, fino ai giorni odierni, cercando di prefigurare la soluzione più adeguata per l’ordinamento italiano.

«Non ho conosciuto personalmente don Pierluigi – ci racconta la neodottoressa Sassara – ma tramite il parroco della parrocchia che frequento sono comunque venuta a conoscenza della sua storia. Così ho scelto di partecipare al premio perché ne condivido i valori». In quanto alle proposte sul salario minimo avanzate nella tesi, «concludo avanzando una soluzione già prospettata da diversi insigni giuristi, a cui mi accodo: ossia quella di “agganciare” dal punto di vista legale il salario minimo all’art. 39 della Costituzione, quello che prevede la registrazione dei sindacati e la stipula dei contratti collettivi. Questi potrebbero così avere efficacia verso tutti i lavoratori»

La relatrice Valeria Filì, docente di diritto del lavoro del Dipartimento di Scienze giuridiche, ha spiegato che «la tesi di laurea di Giulia Sassara si è distinta, oltre che per il livello di approfondimento e la chiarezza espositiva, anche per l’argomento trattato e cioè quello della giusta retribuzione e della povertà nel lavoro e nonostante il lavoro, tema molto caro a don Di Piazza che ha dedicato la sua vita ai poveri».

L’auspicio è quindi che sempre più giovani si dedichino, anche nei loro studi, alle cause per le quali si era speso il sacerdote. E in quanto a Giulia Sassara? «Già dall’inizio dell’anno ho iniziato la pratica sia presso l’ordine dei consulenti del lavoro che quello degli avvocati. Il mio progetto è quello di portare avanti lo studio di consulenza del lavoro fondato da mio nonno, e di specializzarmi in diritto del lavoro».

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