Un popolo di ricicloni?
Gli italiani fanno progressi nella raccolta differenziata dei rifiuti. Ma un comune su tre non è ancora attrezzato.
Dopo una partenza difficoltosa, gli italiani stanno diventando un popolo di ricicloni. In un solo anno, infatti, nel 2009, deponendo negli appositi cassonetti circa 1,6 milioni di tonnellate di bottiglie e altri contenitori di vetro, sono riusciti a far risparmiare all’Italia 2 milioni di barili di petrolio. Un quantitativo pari alla metà del greggio che si è disperso nel Golfo del Messico dalla falla della piattaforma petrolifera della BP.
Un contributo economico di tutto rispetto dato alle casse dello Stato, dunque, ma anche un aiuto all’ambiente, visto che c’è stata una diminuzione delle emissioni rilasciate nell’ambiente pari a 1,8 tonnellate di anidride carbonica, equivalenti all’inquinamento prodotto da un milione di autovetture Euro 4.
I dati sono stati comunicati dal Consorzio recupero vetro (CoReVe), operante all’interno del Conai (Consorzio nazionale imballaggi), che ha registrato un incremento della raccolta pari al 3,6 per cento rispetto al 2008. In pratica, nel 2009, sette bottiglie di vetro su dieci sono state recuperate e riutilizzate.
L’imperativo per il futuro, tuttavia, è continuare a migliorare, sia dal punto di vista tecnico – per la raccolta materiale ed il trasporto dei rifiuti vetrosi –, che mediante un maggiore coinvolgimento delle amministrazioni locali. Se infatti gli italiani che, in qualche modo, contribuiscono alla raccolta differenziata sono circa 45 milioni, i Comuni che ancora non sono predisposti per il recupero del vetro sono ancora il 30 per cento del totale.