Un ponte radio tra scuole e spazio

Grazie all’associazione di radioamatori Ariss, le scuole hanno la possibilità di collegarsi con la Stazione spaziale internazionale in orbita intorno alla Terra. I ragazzi dell’Istituto Bearzi di Udine, ad esempio, da una palestra gremita di oltre 600 persone hanno potuto parlare con Samanta Cristoforetti, l’astronauta italiana
Samantha Cristoforetti

Parlare con gli astronauti in orbita non è un'esclusiva degli addetti ai lavori: l'Agenzia spaziale europea (Esa) ha infatti affidato ad Ariss, associazione di radioamatori dei Paesi partner della Stazione spaziale internazionale, il compito di organizzare dei collegamenti via radio con le scuole. Così gli studenti dell'Istituto Salesiano Bearzi di Udine, grazie al supporto tecnico del radioamatore Antonio Baldin, il 31 gennaio hanno potuto dialogare per una decina di minuti con l'astronauta italiana Samanta Cristoforetti.

Un'iniziativa nata per caso: «Avevo mandato una mail alla Cristoforetti il 31 gennaio scorso – racconta la preside, Lucia Radicchi – per invitarla a visitare la nostra scuola prima della partenza; lei mi ha risposto che purtroppo non sarebbe stato possibile, ma sarebbe stata felice di collegarsi con noi via radio una volta in orbita». La scuola è stata così contattata dall'Ariss, e la data scelta per il collegamento è stata proprio il 31 gennaio successivo: il giorno della festa di don Bosco – di cui si ricordano quest'anno i 200 anni dalla nascita -, quanto di meglio per una scuola salesiana.

Poco il tempo disponibile per il collegamento, per quanto gli udinesi siano stati fortunati: «Dei sette minuti inizialmente previsti – spiega Baldin – siamo riusciti ad arrivare a quattordici, grazie ad un ponte creato con una stazione di Houston e una nel Maryland che ci hanno poi reinviato il segnale via telefono: mantenere il contatto con una stazione che viaggia a 28 mila km orari non è certo facile, e la finestra di tempo utile raramente è così ampia».

Gli studenti hanno comunque avuto il tempo di rivolgere alla Cristoforetti le domande che avevano preparato: quanto tempo serve per prepararsi ad uscire nelle missioni esterne, qual è l'esperimento più interessante tra i tanti a cui sta lavorando, qual è la cosa più importante da imparare per lavorare lì, e diverse altre. La Cristoforetti ha sempre risposto in maniera sintetica ma esauriente, e assicurando tra l'altro che visiterà volentieri l'Istituto Bearzi una volta rientrata.

Non sono comunque stati solo i giovani ad appassionarsi: la palestra che ospitava il collegamento era gremita da circa seicento persone, comprese autorità cittadine, bambini piccoli e un arzillo sacerdote novantaquattrenne della comunità salesiana. Pochi ma coinvolgenti minuti che, osserva la preside, «insegnano ai ragazzi a sognare in grande», dimostrando che anche lo spazio non è poi così lontano – né per raggiungere via radio chi si trova in orbita, né, chissà, per andarci un giorno.

Baldin assicura che l'Ariss è pronta ad accogliere altre richieste da parte delle scuole, e invita tutti gli istituti interessati ad informarsi sul sito http://www.amsat.it/arisssc1.html ; nel frattempo, per stuzzicare la curiosità, si può sempre ascoltare il collegamento del 31 gennaio sul canale YouTube dell'Istituto Bearzi.

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