Un po’ per caso, un po’ per desiderio

Il cinema francese, questa volta, non ci propone riflessioni drammatiche, analisi sociali preoccupanti o rapporti amorosi ambigui. Punta, invece, a descrivere con vivacità un microcosmo parigino e a ricordare che la vita può essere bella. È la terza opera di una regista, Danièle Thompson, che diresse Pranzo di Natale e che si impegnò, anche, alla sceneggiatura di vari film famosi. Siamo in un quartiere tutto dedito allo spettacolo, alla cultura ed al lusso, adatto, insomma, a far sognare molti. Il punto di ritrovo è il Bar des Theatres, in cui si è fatta assumere come cameriera Jessica, una ragazza semplice e affascinata dall’ambiente. La storia di vari personaggi, giunti al successo, eppure scontenti dei loro ruoli, è vista attraverso il suo sguardo, pieno di freschezza e di curiosità. Ci sono, tra gli altri, un’atmenti simili alla sfrontatezza della cara nonnina. Si tratta di uno stesso impulso vitale, che negli altri spinge a superare situazioni chiuse, anche se invidiate da molti, e che in lei si manifesta come spinta a osare e a conoscere cose nuove. Non male questa visione ottimistica, in un film non banale e divertente. Regia di Danièle Thompson; con Cécile De France, Valérie Lemercier, Claude Brasseur, Laura Morante.

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