Un patto politico per Vibo Valentia e Pizzo
Sono oramai tre anni che Insieme per il Bene Comune, una associazione che rappresenta la viva realtà della Comunità di Vibo Valentia del Movimento dei Focolari, opera in quella città e nei paesi vicini. Tutto è nato dalla esigenza che in quella Comunità si sentiva fortemente viva di essere presenti nella nostra Città, cominciando con il conoscere i suoi problemi e le sue ricchezze e individuando un percorso di crescita sociale. È accaduto così che, dopo una serie di eventi organizzati insieme, abbiamo sentito l’esigenza di fare qualcosa che avesse a che fare con l’impegno politico. In quel preciso momento iniziava una crisi dell’Amministrazione comunale che determinava la prematura conclusione di un mandato elettorale e quindi prefigurava le nuove elezioni.
Ci è sembrato il momento opportuno, quasi provvidenziale, per inserirci nel dibattito in corso nella Città con la indizione prima di una Assemblea pubblica nella quale abbiamo invitato i partecipanti, elencando i tanti problemi che ci attanagliano ma a individuare percorsi di riabilitazione del tessuto sociale nei quali impegnarsi insieme. Fatto questo, nel pieno della campagna elettorale, abbiamo quindi indetto una nuova riunione pubblica, anche questa molto partecipata, alla quale abbiamo invitato in particolare i quattro candidati Sindaco, i candidati Consiglieri comunali, le associazioni e i cittadini in genere, ai quali tutti abbiamo proposto il Patto eletto elettori (Patto politico partecipativo della Città di Vibo Valentia). Prima ancora tutti insieme abbiamo deciso di non accettare proposte di candidature che erano state avanzate ad alcuni di noi. Gli impegni proposti sono programmatici, etici, democratici e concreti, nei confronti degli altri candidati e nei confronti della cittadinanza tutta, impegnandosi, fra l’altro, i candidati Sindaco: a gestire con trasparenza e correttezza il denaro pubblico; ad ascoltare la parte avversa con atteggiamento costruttivo e non distruttivo a prescindere dal ruolo di maggioranza e/o di opposizione; a promuovere e sostenere l’utilizzazione a fini sociali dei beni confiscati alle mafie; a contrastare con proposte concrete il dilagare della povertà adottando azioni reali di contrasto.
Gli impegni dei cittadini invece riguardano la partecipazione alla vita democratica della città anche nel caso in cui avesse vinto la coalizione per la quale non si era votato, quello di non chiedere favori e privilegi personali o di categoria e di ricercare sempre la relazione tra il proprio problema e i bisogni della Comunità. Il Patto è stato firmato anche dai responsabili delle varie Associazioni in rappresentanza della cittadinanza tutta. Da allora l’Amministrazione comunale che è stata eletta si è concretamente impegnata nel rispetto degli impegni presi: è stata assegnata dal Sindaco eletto al Vice Sindaco la delega alla Cittadinanza attiva e alla partecipazione, le associazioni vengono frequentemente consultate in pubbliche riunioni indette di volta in volta per affrontare specifici temi dell’azione amministrativa; il Patto viene formalmente e costantemente citato negli atti deliberativi quale premessa fondante e quindi quale criterio ispiratore delle scelte e della azione della Amministrazione.
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