Un patto di prossimità e collaborazione
“Scendiamo in campo per la fraternità”
Roma – 13 dicembre 2015
Patto di prossimità e di collaborazione
Viviamo un tempo particolare. Ai credenti e a quanti hanno a cuore la pacifica convivenza e la crescita solidale della nostra società è oggi richiesta un’assunzione specifica di responsabilità.
Nelle nostre città sperimentiamo una grande varietà di culture, di fedi e di Paesi di provenienza. Queste differenze siamo convinti possano arricchirci, ma devono poter portare il proprio contributo in nome di una comune cittadinanza, nel rispetto della dignità di ciascuno e di una fraternità condivisa. Sappiamo tuttavia che possono essere invece motivo di conflittualità sociale.
La nostra esperienza in moltissime città italiane ci dice che non si tratta di inseguire sogni, ma di camminare su strade percorribili. Ed oggi ne abbiamo mostrate alcune.
Vi è un percorso comune di fraternità tra noi, quotidiano, che è frutto di rapporti interpersonali, di solidarietà tra famiglie, di rispetto profondo, di stima. Insieme siamo impegnati nel rispondere ai bisogni concreti di chi è arrivato di recente in Italia, ma anche di chi ha ormai i figli inseriti a scuola o in cerca di lavoro.
Forti di queste esperienze, vogliamo rispondere a chi vuole dividerci e farci vivere nella paura l’uno dell’altro, con un Patto di prossimità e di collaborazione, perché nessuno si rassegni davanti a situazioni di convivenza che sembrano difficili.
Un Patto di prossimitàche significa non considerare l’altro estraneo o nemico, ma muoversi sempre per farsi prossimi a chi più ha bisogno, è in difficoltà o subisce ingiustizie, pronti ad ascoltare gli uni le ragioni degli altri.
Un Patto di collaborazioneper un impegno concreto nelle periferie delle nostre città, dove crescono degrado ed emarginazione. Insieme vogliamo impegnarci per la legalità e per interpellare le amministrazioni locali, in un dialogo che favorisca una convivenza più sicura e pacifica. e inclusiva Insieme possiamo aprire nuove vie di integrazione e sviluppo economico.
Un Patto di prossimità e collaborazioneper promuovere la solidarietà tra famiglie, per un impegno educativo comune come genitori e con il mondo educativo scolastico, che favorisca l’inclusione e la responsabilità degli uni per gli altri.
Il rifiuto inequivocabile della violenza, dell’odio o del disprezzo e del sospetto nei confronti dell’altroci spinge a ribadire con convinzione che le religioni, – e qui possiamo parlare in quanto cristiani e in quanto musulmani, ma sappiamo che ciò è condiviso da tanti altri di diverse fedi e culture -, vogliono essere fonte di coesione sociale e di pace e non di divisione e di guerra. Le testimonianze di riconciliazione e perdono in zone di conflitto, portate questo pomeriggio, ne sono un segno eloquente.
Rivolgiamo a tutti l’invito a sottoscrivere e prendere parte a questo Patto di prossimità e collaborazione, scendendo in campo per un’effettiva e solidale fraternità.
Movimento dei Focolari Comunità Islamiche in Italia