Un naso di ricambio… sul braccio

Un nuovo traguardo dell'ingegneria dei tessuti, grazie alle staminali. Il punto sull'umanità aumentata e le sfide conseguenti alla tecnologizzazione della società. La (fallimentare?) teoria del superuomo. Clicca qui per approfondire con l'articolo della rivista Città Nuova
Naso

Un uomo è costretto a farsi asportare completamente il naso mutilato da un tumore aggressivo. Per permettergli di riottenere un volto accettabile dal punto di vista estetico, oltre al senso dell’olfatto, i medici-ingegneri dell’University college di Londra (in Inghilterra) decidono allora di provare una tecnica rivoluzionaria. Prelevano alcune cellule staminali dal midollo dell’uomo e le fanno crescere in laboratorio sopra uno scheletro di vetro modellato con la forma del vecchio naso dell’uomo.

Quando la massa di tessuto è sufficientemente cresciuta, trasferiscono l’abbozzo di naso sotto la pelle di un braccio del paziente, in modo che il tessuto cellulare si completi con la giusta ramificazione di vene, nervi e pelle. Quando, tra tre mesi, il naso sarà cresciuto a sufficienza, verrà trapiantato sulla faccia dell’uomo con la ben collaudata tecnica della chirurgia estetica. I medici assicurano che, se la tecnica avrà successo, saranno presto in grado di ricostruire (o modificare) l’intero volto.

Sembra un miracolo, ma è solo uno dei traguardi che la tecnica biomedica permette ormai di raggiungere nella manipolazione del nostro corpo. Dove arriveremo? Chi e come sarà l’uomo di domani? Il punto su “Umanità aumentata” e teoria del superuomo nell’articolo della rivista Città Nuova, clicca qui per leggerlo.

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