Un motore per la crescita
Il vertice dell'Unione africana da poco concluso ha ottenuto diversi risultati concreti. Tra questi la creazione della Banca africana per gli investimenti.
Il quattordicesimo summit dell’Unione africana, dal 31 gennaio al 2 febbraio ad Addis Abeba, si è concluso nella soddisfazione dei partecipanti per i risultati concreti ottenuti su vari fronti: la pace e la sicurezza, il consolidamento della democrazia e delle buone pratiche di governo, l’informazione e l’assistenza sanitaria. Il primo giorno del vertice ha inoltre visto l’elezione del nuovo presidente, il capo di Stato del Malati Bingu Wa Mutharika, succeduto al leader libico Gheddafi.
Nel campo dell’integrazione economica si sono fatti importanti passi avanti con la fondazione della Banca africana per gli investimenti, terza istituzione finanziaria dell’Unione africana insieme al Fondo monetario e alla Banca centrale. Lo scopo è quello di affrontare collettivamente le principali sfide per lo sviluppo del continente, tramite i finanziamenti per l’integrazione regionale e per gli investimenti privati. La Banca avrà sede a Tripoli (Libia).
Questa decisione, presa nel mezzo della crisi mondiale che ha colpito duramente anche l’Africa, dà un segnale di speranza che il continente abbia nonostante tutto le potenzialità per crescere. «Scopo della Banca – ha dichiarato Maxwell Mkwezalamba, commissario per gli Affari economici dell’Ua – è di stimolare l’integrazione macroeconomica e lo sviluppo tramite investimenti in progetti in linea con gli obiettivi dell’Unione». «Sono sempre stato convinto – ha affermato il presidente della Banca mondiale, Robert Zoellick, nel suo intervento al vertice – che l’Unione africana sia un motore per lo sviluppo del continente. Stimola ad unirisi, a prendere coscienza dell’interdipendenza e permette di ricavare benefici dall’integrazione in campo energetico, dei trasporti, dell’acqua, del commercio, della circolazione delle persone e della sicurezza».
La costituzione della Banca è la tappa finale di un lungo processo. L’Unione ha adottato il suo atto costitutivo nel 2000, specificando gli obiettivi, i principi e gli organi dell’Ua. Aderirono 27 Paesi, all’interno del quadro istituzionale che sarebbe stato costituito dal Parlamento panafricano, la Corte di giustizia, la Banca centrale africana, il Fondo monetario africano e la Banca africana per gli investimenti. Nel 2005 la Commissione dell’Unione Africana (Auc) ha elaborato i protocolli di attuazione per i tre organismi finanziari. Dopo l’adozione dei protocolli nel febbraio 2009, la Conferenza dei ministri delle finanze e dello sviluppo economico ha approvato lo statuto al Cairo nel giugno 2009, ratificato il mese successivo dal vertice dei capi di Stato a Sirte (Libia).
(Traduzione di Chiara Andreola)