Un mondiale made in Italy

Da sabato 25 settembre a domenica 10 ottobre il nostro Paese ospiterà i mondiali maschili di pallavolo. Un’occasione unica per assistere da vicino ad una grande festa di sport.
mondiali volley

 

Sono passati appena cinque anni, ma sembra molto di più. Era l’11 settembre 2005 quando a Roma, davanti a oltre 12 mila spettatori in festa, la nazionale italiana maschile di pallavolo si aggiudicava il campionato europeo al termine di un’entusiasmante partita giocata contro la Russia. Sono passati appena cinque anni, ma sembra molto di più. La “generazione dei fenomeni”, quella che dal 1989 aveva vinto tutto quello che c’era da vincere (tra cui 3 titoli mondiali, 6 allori continentali e 3 medaglie olimpiche), ci aveva abituato troppo bene.

 

Da quel giorno, invece, la nostra squadra non è più riuscita a conquistare niente di importante. Cinque “lunghi” anni scanditi da piccole e grandi delusioni. Ma lo sport offre sempre nuove occasioni di riscatto e questa volta quella che si presenta per i nostri colori è davvero ghiotta visto che nelle prossime due settimane ospiteremo i diciassettesimi campionati mondiali di questa disciplina, i secondi disputati in Italia dopo quelli del 1978.

 

Una nuova formula di gara – Nelle 78 partite in programma (42 delle quali trasmesse su RaiSport1 e RaiSport2), vedremo all’opera 24 nazionali in rappresentanza dei cinque continenti. Si giocherà in 10 città diverse. Si va dal nord (Milano, Verona, Modena, Torino e Trieste), al centro (Ancona, Firenze e Roma), fino al sud (Catania e Reggio Calabria). Un piccolo record, uno sforzo organizzativo con pochi precedenti fortemente voluto dalla nostra federazione per dare ai tantissimi appassionati di questo sport diffusi in tutto il Paese la possibilità concreta di essere presenti dal vivo all’evento.

 

Ancor più “innovativa” la formula di gara: metà delle squadre partecipanti saranno in corsa per le medaglie sino alla vigilia delle semifinali. Un sistema basato su tre fasi a gironi che a molti sembra più simile ad una lotteria piuttosto che ad un campionato del mondo, mentre da altri è ritenuto intrigante e trasparente visto che in tal modo dovrebbero essere scongiurati quei risultati “strani” che si sono visti spesso nelle prime fasi di manifestazioni del genere.

 

Squadre favorite – Ma chi vincerà questo mondiale? Tra gli addetti ai lavori sembrano esserci pochi dubbi visto che quasi tutti indicano nel Brasile campione uscente la squadra da battere. La formazione verdeoro si presenta effettivamente con un gruppo di giocatori capace di esprimere un elevatissimo livello di gioco. Un gradino più in basso troviamo la Russia di coach Daniele Bagnoli, una squadra che ancora non ha ottenuto quei risultati che l’enorme potenziale tecnico e fisico dei suoi ragazzi fa ritenere possibili. Poi ci sono altre formazioni in grado di arrivare sino in fondo: Cuba (squadra formata da tutti under 23), Polonia (campione d’Europa in carica), Stati Uniti (medaglia d’oro alle ultime Olimpiadi), Bulgaria, Serbia e naturalmente … Italia.

 

Ambizioni azzurre – Negli ultimi giorni la nostra squadra si è allenata spesso con la formazione russa, ma non deve stupire più di tanto il fatto che due delle principali nazionali candidate a salire sul podio si ritrovino nella stessa palestra per gli allenamenti di rifinitura. La pallavolo è così, una disciplina altamente professionistica e competitiva in cui è rimasto però intatto il vero senso dello sport. Tornando ai nostri ragazzi l’impressione, comunque, è che il gruppo guidato da Andrea Anastasi sia capace di mostrare la giusta coesione tra i giocatori più esperti, come i veterani Alessandro Fei e Valerio Vermiglio, ed i più giovani. Staremo a vedere.

 

L’esordio del sestetto azzurro è in programma a Milano sabato 25 contro il Giappone, una squadra da non sottovalutare perché capace spesso di prestazioni importanti proprio nelle manifestazioni che contano. A seguire, quello che dovrebbe essere l’impegno più duro della prima fase, ovvero la sfida contro l’Egitto (domenica 26). Infine, la partita contro l’Iran (lunedì 27), nazione sin qui capace di buoni risultati solo a livello giovanile. Tutte queste gare sono in programma alle ore 21.00. Se tutto andrà per il verso giusto la nostra squadra dovrebbe poi trasferirsi a Catania per incontrare avversari sempre più ostici nel cammino che tutti auspicano dovrebbe portarci almeno sino alle semifinali.

 

Eh già, in questi ultimi cinque anni la nostra nazionale non è riuscita più a vincere qualcosa di importante. Ma in casa, davanti al pubblico amico, nulla è impossibile. E allora, che lo spettacolo abbia inizio. Con la certezza che questo mondiale made in Italy saprà regalarci emozioni indimenticabili. Con la speranza che il finale sia simile a quello già vissuto a Roma cinque anni orsono.

 

 

 

 

 

 

 

 

I più letti della settimana

Il sorriso di Chiara

Abbiamo a cuore la democrazia

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons