Un milione e mezzo di giovani per il papa, nonostante il maltempo

Un milione e mezzo di giovani sulla spiaggia di Copacabana, a Rio de Janeiro. Gioia e semplicità, le note che più distinguono il pontificato di Francesco, caratterizzano anche i pellegrini che lo acclamano
Papa Francesco a Copacabana per la Gmg 2013

Un'accompagnatrice quarantenne, proveniente dalla Lituania, commentava così la situazione creatasi in attesa di papa Francesco (ma tanti altri avevano formulato lo stesso pensiero): «Meno male che piove e tira vento, altrimenti qui metà dei giovani si sarebbero messi a giocare e prendere il sole sulla spiaggia più bella del mondo». 18 gradi non erano sufficienti per abbandonarsi al piacere balneare… Ma chissà, forse anche col bel tempo il milione e mezzo di giovani presenti, secondo fonti della polizia, sulla spiaggia di Copacabana, a Rio de Janeiro, avrebbe posto tutta la propria attenzione sull'uomo in bianco che era venuto a prenderli per mano, ad abbracciarli, ma per poi chieder loro di essere rivoluzionari del Vangelo, di non poltrire nelle comodità di una vita non impegnata, banale, senza senso.

Uno scenario straordinario, cioè fuori dalla norma, si presentava a tutti coloro che, uscendo dalle bocche di una metropolitana al limite fisiologico della saturazione, sbucavano dalle vie laterali sulla spiaggia di Copacabana: una massa di giovani (e meno giovani) coloratissimi, appartenenti ad un popolo universale che inalberava 180 vessilli diversi, ordinati anche se gioiosi e giocosi, che aspettavano pazientemente l'inizio delle musiche, delle danze, delle riflessioni…

Mentre otto natanti da guerra controllavano la baia e una decina di elicotteri scorrazzava per i cieli, la pioggia cadeva leggera, il vento soffiava a tratti impetuoso; ma quei ragazzi e quelle ragazze non desistevano dal loro proposito di aspettare il loro leader, l'uomo in bianco venuto da Buenos Aires e da Roma. «Non un Bono, un Mike Jagger, un Gilberto Gil qualsiasi, come spesso accade su questa stessa spiaggia, ma un ultrasettantenne che racconta di Gesù e delle sue parole facendo sentire loro la tenerezza di Dio», come diceva un prete italiano di Cuneo.

C'è molta emozione, l'emotività dei tanti adolescenti presenti, la passione dei popoli sudamericani, ovviamente in stragrande maggioranza; i canti e gli inni talvolta sono un po' semplicisti nelle parole e nelle musiche. Le colline di granito e le favelas che ricoprono i "morro" assistono divertite alla scena dei gruppetti di giovani che si salutano senza conoscersi o che accennano a passi di danza non appena la musica prende un po' di ritmo… Ma c'è anche molta serietà che si esprime in comportamenti contenuti e in una costante attenzione all'altro, soprattutto ai disabili e agli stranieri.

Poi lui – Francesco – arriva, in elicottero, sale sulla papamobile e percorre l'intero arco, perfetto, della spiaggia di Copacabana, dapprima fermandosi e salutando tutti; anche se poi, vedendo il tempo scorrere, gli organizzatori lo hanno "costretto" ad accelerare il ritmo. Comunque passa quasi un'ora di una gioia indescrivibile, mentre milioni e milioni di foto vengono scattate e centinaia di migliaia postate sui social network.

Comincia allora il duetto tra i giovani e il papa, in una reciproca simpatia che sboccia immediatamente, sin dal «boa tarde», buona sera, che esce dalla bocca di Francesco. Che aggiunge: «La vostra fede è più forte della pioggia e del vento». Non tralasciando un affettuoso elogio: «I carioca sanno accogliere bene!». Poi Francesco coinvolge la folla nell'amore per la Chiesa suscitando applausi per Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.

Tutto il resto della serata passa in un richiamo alla fede e alla fede matura, a partire dal racconto della chiamata dei primi apostoli a Tiberiade. Anche le tante storie brasiliane rappresentate con canti e balli paiono un puntello al discorso della fede che Francesco propone ripetutamente con energia, invitando tutti ad essere, appunto, forti nella fede. Aggiunge: «La fede è rivoluzione». Poi chiede alla folla in fondo già convinta: «Siete disposti a farla vostra?». Comincia così ufficialmente la 18a Giornata mondiale della gioventù, la seconda in Sud America. Contrariamente al previsto, e meno male, sì terrà interamente qui a Copacabana. Sperando che il sole e il caldo riprendano possesso della baia più bella del mondo.
 

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