Un luogo d’infinito per cercare l’eterno che c’è in noi

Il convento di San Girolamo, a Spello, affidato all’Azione cattolica, si trasforma in luogo di incontro e spiritualità, a disposizione di tutta la chiesa italiana.
San Girolamo

Anche le pietre parlano di spiritualità. Il luogo è tra i più suggestivi dell’Italia centrale. Siamo a ridosso del Monte Subasio nel complesso di San Girolamo, nel comune di Spello, in Umbria. Uno dei luoghi che restituiscono in maniera più vivida gli ambienti in cui passò Francesco d’Assisi.

 

La chiesa di San Girolamo, con annesso convento, è stata edificata nel 1472 per divenire sede dei frati minori osservanti. Dopo varie chiusure, soppressioni e riaperture il convento è definitivamente abbandonato agli inizi del Novecento. Ma è un luogo che continua ad attirare e nel 1965 il convento di San Girolamo è di nuovo abitato dai Piccoli fratelli di padre Charles de Foucault. Tra loro Carlo Carretto e migliaia di giovani che vengono a Spello alla ricerca di spiritualità. «Ne aspettiamo cento – scrive Carlo Carretto nel 1996 – e ne arrivano mille. Spello è un luogo di preghiera. Lavoro e preghiera; però li abituiamo al silenzio. Oggi tutti sentono aridità, perché non danno spazio sufficiente alla preghiera. Dobbiamo trovarlo questo spazio, altrimenti con il nostro gran lavorare ci trasformiamo in schiavi e non in figli di Dio».

 

La passione di Carlo Carretto per il convento di San Girolamo non è estemporanea o una moda del momento, tanto da venir chiamato “il profeta di Spello”. C’è rimasto per sempre e lì giace la sua tomba. Dopo il terremoto del 1997 e i lunghi lavori di ristrutturazione il convento di San Girolamo è stato offerto dal comune di Spello all’Azione cattolica italiana per continuare idealmente l’esperienza di Carlo Carretto e dei Piccoli fratelli.

 

«Il luogo – dice Franco Miano, presidente dell’ Ac – sarà un vero e proprio polmone spirituale che l’associazione metterà a disposizione della chiesa italiana in uno stile di sobrietà e accoglienza». Sarà una casa di incontro, preghiera e spiritualità per piccoli gruppi che vorranno usufruirne. Non il solito classico luogo di ritiri parrocchiali, ma un vero luogo d’infinito, segnato dalla storia, con la memoria viva di un mistico come Carlo Carretto che ha attraversato la storia recente della spiritualità cristiana, e al tempo stesso fuori dal tempo per ritrovare la misura dell’eterno dentro di noi.

 

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