Un inno alla vita
Il 28 aprile 1962 moriva Santa Gianna Beretta Molla, pediatra e mamma di quattro figli, sportiva amante della vita e del creato, per offrire il suo corpo e la sua vita a Dio, alla famiglia e alla Chiesa. Incinta, con un tumore all’utero, preferì, infatti, morire anziché accettare delle cure che potessero arrecare danni al feto. E oggi, “quel feto” ha raggiunto l’età di 53 anni, si chiama Gianna Emanuela Molla, ed è “una figlia speciale”, grata alla sua mamma per averla messa al mondo, e averle concesso di portare al mondo la sua testimonianza d’amore.
La Chiesa, per l’eroicità delle sue virtù teologali e morali e per la sua “edificante” e “eroica” morte, l’ha resa Beata il 24 aprile 1994, e Santa il 16 maggio 2004 per opera di Giovanni Paolo II che le ha dato anche il titolo di “Madre di Famiglia per la Chiesa Universale” alla presenza commossa del marito, Pietro Molla, di 92 anni di età, dei figli e degli altri familiari, in una Piazza San Pietro gremita di migliaia di fedeli giunti da ogni parte del mondo.
Nel giorno dell’anniversario della sua nascita al Cielo, appunto il 28 aprile, giorno in cui la Chiesa ha deciso che dovesse corrispondere la sua data liturgica, varie saranno le iniziative per ricordarla. Innanzitutto le celebrazioni eucaristiche nei luoghi a lei cari: alle 8.30 avverrà la Santa Messa nella chiesa di Ponte Nuovo di Magenta (diocesi di Milano), dove Gianna era solita pregare col marito; alle 10.30, sarà celebrata, invece, l’Eucarestia dal decano don Magnaghi al cimitero, dove riposano sia lei sia il marito con la figlia Mariolina. Qui sarà rinnovato dai presenti l’impegno per un cammino di santità così come la Beretta Molla l’ha proposto e vissuto, nella quotidianità del suo essere mamma tout court e medico di famiglia, ma soprattutto nella sua costante risposta alla chiamata di Gesù.
Un’altra solenne eucarestia, sarà celebrata alle ore 21 presso il Santuario di Mesero dal Vescovo di Mantova, monsignor Busti, affinché lo slancio di fede, che ha richiesto l’olocausto della vita di santa Gianna, non sia inteso come un atto emozionale ma come il frutto e la conseguenza logica di tutta una vita offerta sempre al Signore. Gli eventi si concluderanno il 16 maggio con la “III Camminata del Sì”: bambini, giovani e adulti cammineranno a piedi da Magenta verso Mesero, per recarsi al Santuario della famiglia. Ciò per quanto concerne le celebrazioni in Italia. Perché la devozione per Santa Gianna si è ora estesa anche in Polonia, gli Stati Uniti d’America, il Canada, il Brasile, l’Argentina e il Perù.
Gianna Emanuela Molla, in ricordo dei genitori ha scritto: «L’insegnamento fondamentale che traggo dalla vita e dalla testimonianza di fede, di amore e di carità della mia santa mamma, e anche del mio santo papà, è l’aver sempre accettato e fatto la volontà del Signore, ogni giorno della loro vita, e con profonda umiltà, seguendolo sulla via della croce». Un vita di certo esemplare quella dei coniugi Molla, di sprone per vivere tutti in profondità il mistero della vita e della morte e del dono totale di sé, nella fedeltà a Dio, che centuplica ogni sofferenza apparente in gioia duratura.