Un incubatore di idee contro la fuga di cervelli

In Trentino, grazie al progetto TeachPeaks, alcuni giovani entreranno nel mondo dell'imprenditoria. A sostenerli un comitato di esperti internazionali per un'idea da replicare anche in altre regioni d'Italia.
TeachPeaks

TechPeaks è un progetto unico al mondo, incastonato tra le Alpi della provincia autonoma di Trento, che permette a giovani di tutto il mondo di progettare ed avviare una startup innovativa sul suolo trentino grazie a stanziamenti fino a 50 mila euro assegnati a titolo di contributo a fondo perduto per la realizzazione dell’idea. Il programma inizierà il prossimo 25 marzo 2014 e terminerà il 25 luglio 2014, per un totale di 4 mesi: attraverso il bando, sono stati selezionati oltre 60 partecipanti suddivisi secondo le categorie di “Esploratori” ed “Alpinisti”.

I primi sono persone singole o gruppi che non hanno un’idea imprenditoriale innovativa da sviluppare; i secondi hanno già un’idea imprenditoriale. TechPeaks è un “megaincubatore” di circa 100 start up per l’imprenditoria giovanile, con cui il Trentino (Regione con il tasso di disoccupazione più basso d'Italia) pone un modello per contrastare la fuga di cervelli. 100 talenti, un programma progettato per mettere insieme i migliori startupper, sei mesi con mentori di prima qualità nei settori della tecnologia, del design e del business: questi i numeri del piano TeachPeaks, promosso da Trento Rise, il polo dell’innovazione nato dalla collaborazione tra la Fondazione Bruno Kessler e il Dipartimento di ingegneria dell’Università degli studi di Trento.

Paolo Traverso, amministatore delegato del polo, commenta così ai microfoni di Radio Vaticana l’iniziativa, giunta alla sua seconda edizione: «TechPeaks si basa sull’idea di attirare talenti in Italia da tutto il mondo. Noi scommettiamo proprio sui giovani, con una rete internazionale molto forte di quelli che noi chiamiamo mentori, cioè persone che seguono questi giovani in "incubatori" – per esempio, a Londra il Seedcamp o in Silicon Valley attraverso il Founder Institute. Vengono gratis qui da noi a seguire questi giovani che hanno delle idee imprenditoriali e noi li aiutiamo in questo percorso a far nascere delle nuove aziende. Quando ho incontrato per la prima volta i 63 vincitori – ha raccontato ancora Traverso – proprio uno di questi ragazzi mi ha detto: "Qui non sembra di essere in Italia: io sono stato a Start up Chile, sono stato in Silicon Valley e qui si respira quell’atmosfera". Quindi, è questa la cosa che sicuramente spinge i giovani a venire da noi. È un’iniziativa imprenditoriale, infatti, veramente nuova e rivolta a loro».

I numeri sembrano dimostrarlo dato che più di due terzi dei selezionati vengono da fuori Italia. TechPeaks offre prima questo servizio di coaching ai giovani e poi, attraverso un comitato di esperti internazionali, giudica se l’idea sia buona. In 18 alla fine sono riusciti a lanciare startup con energie fortemente innovative, nell’ambito dell’informatica, del turismo, del web.

La speranza è che un’idea simile venga replicata e magari migliorata in altre regioni d’Italia per cercare di affrontare una crisi che sta colpendo gravemente soprattutto i giovani. Proprio per andare incontro ai giovani, la Provincia autonoma di Trento ha promosso nelle aziende la staffetta generazionale, ossia la trasformazione part-time di contratti di lavoro di persone molto vicine al pensionamento, per dare spazio a nuove assunzioni di ragazzi tra i 25 e i 35 anni. «Possiamo godere di un clima di grande collaborazione tra imprese e parti sociali, sindacati in primis, che hanno sempre concertato assieme alla politica le decisioni di carattere economico che la pubblica amministrazione deve prendere», afferma il presidente della Provincia autonoma, Ugo Rossi.

«Lo abbiamo fatto anche in questo periodo di crisi e all’interno di questo metodo abbiamo anche individuato modalità di agevolazione per le imprese, affinché si sentano impegnate a favorire il ricambio generazionale – conclude Rossi – e a mantenere i livelli di occupazione, ad aumentare le possibilità di stage per i giovani, attraverso anche deduzioni dall’Irap che siamo in grado di poter concedere alle imprese».

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