Un incontro al mercato
È venerdì. Passeggio per il mercato locale per fare la spesa del fine settimana. La mia mente è libera e mi piace camminare fra gente sconosciuta. Non appena mi passa per la testa questo pensiero, una collega di scuola di 40 anni fa mi fissa ed esclama: «Non posso credere che sia tu!». Ero sorpresa di essere riconosciuta, non avendo più avuto contatto con le compagne di scuola per ben 40 anni. Inoltre, avevo un triste ricordo di questa collega di studi che aveva tradito la nostra fiducia quando stavamo preparandoci in gruppo per gli esami di maturità. Ma questo ricordo si dilegua quando percepisco che Mathilde è molto felice di rivedermi e mi ricorda con affetto: «Se tu sapessi quanto mi hai aiutata e quanto penso a quel foglietto della Parola di vita che ci lasciavi fedelmente. Cosa ne pensi se facessimo un incontro con le altre compagne di classe per festeggiare il 40° anniversario della promozione?». Che roba! Rimango sorpresa e felice che una traccia positiva sia rimasta in lei dopo tanti anni che non abbiamo più avuto contatto! «Sì, – mi dice – siamo rimasti tutti sorpresi nel sentire che tu rinunciavi a studiare Filosofia all’università per dedicarti a una chiamata umanitaria». Certo, avevo rinunciato ai miei sogni più cari per seguire una chiamata di Gesù e, ora che ripenso al passato, colei che aveva violato la mia fiducia sta rileggendo la mia vita sotto una luce positiva!
Così succede di solito al mercato: si va per comprare la verdura fresca e si ritorna con il miele! L’incontro con qualcuno o lo scambio di parole con il fruttivendolo fa cambiare le scelte. Così è avvenuto con Mathilde. Poco tempo dopo ci ritroviamo in 4 colleghe, ci scambiamo i ricordi più diversi degli anni di collegio. Poi, all’improvviso, mi rivolgono una domanda: «Perché hai abbandonato la filosofia per passare all’infermieristica?». Mi ritrovo a tirare fuori dalla mia vita cose vecchie e nuove, tutti quei momenti di luce che nel corso degli anni hanno forgiato e diretto le mie scelte avventurose alla luce del Vangelo.
Fra noi nasce un rapporto bello, nuovo, sereno, maturo che ci unisce, tanto che anche i momenti più duri, le sofferenze, le gioie che affiorano nella vita di ciascuna comunicate con spontaneità scandiscono una serata di comunione profonda, sacra direi, che ha trovato eco nei brevi messaggi di telefono scambiati il giorno dopo. «È stato un incontro gioioso e commovente, un grande piacere… Grazie, grazie, grazie!». Confermo: «Un momento indimenticabile di felicità. Una bella giornata per ognuna di noi». Non posso non pensare ai nodi che a volte tutti incontriamo nel corso del nostro cammino individuale. Ma poi, nel momento meno atteso, si affaccia un raggio di luce in cui riconosciamo la misteriosa presenza di Dio che tesse la trama del suo divino disegno fra gli uomini e abbiamo la gioia di scoprire che Egli, nell’amore reciproco, ci ridona nuova vita e speranza.
Marguerite C.