Un grande Messico costringe il Brasile al pareggio

I padroni di casa, ancora poco convincenti, non riescono a superare i rivali messicani, che grazie al portiere Ochoa blindano la propria porta. Dal sito Mondiali di calcio 2014
Brasile Messico 0-0 ai Mondiali 2014

Al Castelao di Fortaleza, dopo la non esaltante vittoria contro la Croazia, il Brasile viene fermato sullo 0-0 da uno spumeggiante Messico, anch’esso vittorioso nel primo appuntamento mondiale contro il Camerun. Scolari manda in campo la stessa formazione utilizzata contro la Croazia, eccezion fatta per Paulinho che viene preferito ad Hulk. Il coach messicano si affida invece ad un 3-1-4-2 con Ochoa tra i pali, Rodriguez, Marquez e Moreno in difesa, davanti cui si piazza Vazquez. Centrocampo a quattro con, da destra a sinistra,  Aguilar, Herrera, Guardado, Layun. In attacco il temibile duo è composto da Peralta e Dos Santos.

Il primo tempo regolamentare è avaro di reti, ma non di occasioni. Il gioco è vivace e si respira un certo agonismo tra la compagine di Scolari e la selezione di Herrera. Dopo dieci minuti di gioco, la prima occasione è per i verdeoro: bella incursione di Oscar sulla fascia sinistra, cross tagliato raccolto da Fred, la cui conclusione si spegne sul fondo della rete. Bell’acuto della punta brasiliana, ma il guardalinee aveva già segnalato la posizione di fuorigioco. Il Brasile continua a mantenere il possesso del pallone, ma il Messico è tutto meno che arrendevole. L’estenuante possesso palla è interrotto a tratti da belle giocate, seppur abbastanza sterili, di Neymar e di Guardado per il Messico. Pochi minuti dopo, il gran tiro dalla distanza di Herrera scuote Julio Cesar, fino a quel momento spettatore non pagante. Al 26° tocca invece al portiere messicano esibirsi sul poderoso stacco di testa di Neymar. Ochoa salva il risultato con un gran tuffo, regalando materiale ai fotografi presenti. Al 34° e al 40° ci provano rispettivamente Fred e Marcelo, la punta con un fiacco colpo di testa, il terzino con una velleitaria conclusione dalla distanza. Il Messico si riaffaccia dalle parti di Julio Cesar con Vazquez, la cui conclusione d’esterno finisce un metro a lato del portierone brasiliano. Poco dopo, la più ghiotta occasione per il Brasile è sui piedi di Paulinho, ipnotizzato da pochi metri ancora dall’ottimo Ochoa.

Nella seconda frazione di gioco, la prima occasione è a favore dei verdeoro dopo appena due minuti, con Rodriguez che evita miracolosamente l’impatto col pallone a porta vuota di Neymar, con Ochoa fuori tempo. Ma è l’unico sussulto brasiliano nei primi 15 minuti del secondo tempo. Il Messico è decisamente più in palla e sfiora diverse volte il vantaggio con almeno due occasioni dalla distanza. Al 54° gran botta dai 25 metri di Vazquez, conclusione alta di poco. Due minuti dopo ci riprova Herrera dai venti metri, il tiro finisce alto di pochissimo. Il Brasile è in balia dell’ordinato ed elegante palleggio degli uomini di Herrera. Al 62° la bella punizione di Neymar dai 30 metri, finisce a lato. Il Brasile si riaffaccia insistentemente solo nella seconda metà del tempo, con Neymar che tira angolatissimo, ma ancora Ochoa tiene il risultato fermo sullo 0-0. Al 75° ci prova Jo’ (subentrato a Fred), ma il suo diagonale finisce abbondantemente fuori. All’80° Dos Santos spara sulla barriera un calcio di punizione da posizione più che invitante. A pochi minuti dalla fine le squadre non sembrano accontentarsi del pareggio, che rimane però inchiodato sullo 0-0. All'85° Ochoa è ancora decisivo, respingendo il colpo di testa ravvicinato di Thiago Silva. A due minuti dal termine, Marcelo simula in area con una goffa caduta, ma il direttore di gara non si fa ingannare. Negli ultimi minuti di gioco da segnalare il gran tiro a giro di Guardado, ancora alto di pochissimo. E subito dopo Julio Cesar dice no alla bella conclusione di Jimenez. Dopo tre minuti di recupero incandescenti, il match finisce 0-0.

Le due squadre si trovano quindi appaiate a 4 punti nella classifica del girone A. Il Messico dimostra di essere squadra solida e tecnicamente notevole. Il Brasile continua ancora a non convincere. Al di là del risultato, la manovra di gioco appare poco fluida. I verdeoro sembrano affidarsi spesso a giocate individuali piuttosto che ad un’armonia di gioco collettiva. Scolari avrà molto da riflettere nei prossimi giorni. Il Brasile è certamente tra le favorite, se non la favorita principale alla vittoria del titolo finale. Ma dalle prime due partite, si fa davvero fatica a crederlo.

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