Un figlio prima

Nostro nipote di soli ventidue anni ha avuto un figlio con la sua ragazza, della stessa età. La famiglia di lei spinge per il matrimonio, ma a noi sembra un passo troppo impegnativo da fare senza una adeguata riflessione. Quale consiglio dare?. Lettera firmata Certamente una mamma ed un papà uniti da un amore fedele e radicato nell’impegno reciproco per sempre rappresentano per un bambino la migliore prospettiva per il suo presente e soprattutto per il suo futuro. È questa sicurezza di fondo che gli permetterà una crescita serena ed equilibrata, capace di affrontare le incognite che ogni storia umana deve affrontare. È un patrimonio di affetto, di valori, di esperienza, che viene così riversato sul conto aperto della nuova vita che si affaccia alla luce. Tuttavia, è indispensabile che questa offerta da parte dei genitori sia consapevole e che esista un minimo di condizioni oggettive per sostenerne la responsabilità. Queste potrebbero essere, ad esempio, la capacità dei due di dialogare e decidere insieme per il bene del bambino, condizioni di salute e di lavoro adeguate a sostenere la vita familiare, la possibilità di punti di riferimento per una eventuale formazione ed informazione sulla vita di coppia, soprattutto quando i genitori sono tanto giovani. Ho potuto costatare di persona che anche un periodo di riflessione può aiutare a maturare in questo passo certamente impegnativo, ma costruttivo. Qualunque sia alla fine la scelta dei giovani genitori, tanto più se frutto di una riflessione comune, mi sembra bene potenziare al massimo tutte le condizioni favorevoli perché il bambino sperimenti la cura premurosa di entrambi e minimizzare le difficoltà che potrebbero farlo soffrire per un’eventuale distacco dall’uno o dall’altro. L’importante è che nessuno sia lasciato solo in questo cammino, ma tutti i protagonisti siano comunque incoraggiati e sostenuti nella costruzione di un futuro sereno. spaziofamiglia@cittanuova.it

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