Nel panorama politico odierno, i giovani guardano più alle figure del passato che a quelle del presente.
Nella convulsa campagna elettorale per le regionali, c’è un fenomeno che, pur non essendo nuovo, balza particolarmente all’occhio: la polarizzazione dell’atteggiamento dei giovani verso la politica. Non ci sono vie di mezzo: i comportamenti spesso discutibili della classe politica portano alcuni alla “militanza” – soprattutto tramite la ricerca di informazione “alternativa” su Internet e la discussione su blog e forum – ed altri al rifiuto e al disinteresse più totali.
Nessuna sorpresa dunque nel sentire uno degli studenti tarantini che hanno partecipato ad un incontro sulla figura di Igino Giordani attorno al titolo “Castità nella politica”, affermare che quest’ultima è «un argomento noioso per la maggior parte dei ragazzi». Salvo poi precisare che, nonostante questo, il tema «ha mantenuto vivo l’interesse in tutti i presenti».
In un periodo in cui tanto si parla della necessità di un rinnovamento, i giovani sembrano guardare proprio agli esempi del passato per costruire il futuro: «Abbiamo avuto occasione di conoscere un grande uomo – ha commentato un altro studente – che ci ha trasmesso dei valori fondamentali al tempo d’oggi». Su quali siano questi valori c’è una sorprendente convergenza di opinioni. Quasi tutti citano la coerenza e l’onestà nell’agire politico di Giordani, la sua forza morale, il concepire la politica nel suo significato più autentico di servizio al cittadino: «Mi ha sorpreso sapere che “ministro” significa “servitore”», ha affermato uno dei ragazzi.
Ma soprattutto, in un’era di intrighi nel mondo politico, di conflitti di interessi, di inchieste giudiziarie che si accavallano, la figura di Giordani fa riscoprire soprattutto il valore della “castità”. Parola forse desueta, che declinata nell’azione politica significa appunto onestà, coerenza, correttezza, trasparenza a servizio del bene comune. Una castità che, ha fatto notare uno studente, si traduce nella «libertà da ogni condizionamento e imposizione». L’esempio di Giordani, pur essendo storicamente “passato”, apre alla fiducia per il futuro: «Ci ha dimostrato – ha affermato un altro studente – che è possibile vivere una politica retta e al servizio del cittadino». E come ha confermato un ragazzo del liceo classico, che aveva inizialmente ammesso di aver partecipato all’incontro solo per avere i crediti, «davvero ho imparato qualcosa».