Un cristianesimo “fuori rango, senza uscire dai ranghi”. Un’analisi del dialogo interreligioso in Chiara Lubich e nei Focolari in chiave sociologica

 

 

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Chiara Lubich wrote in 1946 that she wanted to live for universal brotherhood. The horizon of most Catholics at the time usually did not reach beyond their own parish. Personalities from all the great religions testified in front of her coffin in 2008 about what they had received from her along the path to universal brotherhood. What can sociology teach us about this "prophet" of interreligious dialogue?
Nel 1946 Chiara Lubich scrisse di voler tendere costantemente alla fratellanza universale. La mentalità del cattolico dell’epoca non vedeva oltre la parrocchia. Personalità di tutte le grandi religioni testimonieranno nel 2008, davanti alla sua bara, il loro debito nel cammino verso la fratellanza universale. Cosa rivela l’indagine sociologica sul percorso di questa “profeta” dell’interreligioso?
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