La notte del 31 dicembre una tradizione irrinunciabile, per gli spagnoli, è quella dei dodici chicchi d’uva. Un’usanza già documentata a Madrid nel 1882, poi descritta come “l’uva miracolosa” dalla stampa nel 1898 (anno del “disastro”) e diffusa in tutto il paese dal 1909 in poi, anno in cui ci fu una grossa produzione d’uva che bisognava lanciare sul mercato. Un chicco d’uva, un desiderio… fino a dodici.

Dodici… per noi europei è un numero carico di significati, a partire da quelle dodici stelline dorate che cominciarono a brillare sulla bandiera azzurra.  

 

Robert Bichet, vicepresidente del Consiglio d’Europa nei tempi in cui fu adottata l’attuale bandiera, ha scritto nel suo libro Le Drapeau de l’Europe che «dodici è simbolo della perfezione e la pienezza». A quanto pare, BIchet stava citando un tale Gaetano G. di Sales, la cui frase continua dicendo: «…come i dodici apostoli, i dodici figli di Giacobbe, le dodici ore del giorno, i dodici mesi dell’anno, i dodici simboli dello zodiaco…».

 

L’autore del disegno, Arsène Heitz, ha detto poi che si era ispirato ad un branno dell’Apocalisse: una donna coronata di dodici stelle. Che sia stato proprio così non lo sapremo, tra l’altro perché lo stesso Heitz presentò a suo tempo diversi bozzetti. Comunque sia, oggi «le dodici stelle in cerchio simboleggiano gli ideali di unità, solidarietà e armonia tra i popoli d’Europa», dice l’interpretazione ufficiale. Come dire… la bandiera europea è di per se un bellissimo augurio!!

Con la fine del 2010 e l’inizio del 2011, si chiude un anno (il terzo della crisi per la Spagna) e se ne apre un altro che speriamo, con forza, compia almeno uno dei dodici desideri. Ana Torroja, vocalist del gruppo Mecano, di moda degli ‘80, con la sua dolce voce mise in musica questi desideri chiedendo di riuscire a fare qualcosa insieme, almeno una volta. Ed è questo il nostro augurio. Buon anno Europa!!