Un “cappuccino sospeso” per i senzatetto
In questi giorni di grande freddo che ha colpito anche la Capitale, a subirne le conseguenze sono principalmente i senza fissa dimora, molti dei quali costretti a rimanere all’esterno anche di notte, quando le temperature si abbassano notevolmente. Molte le comunità che hanno aperto le proprie porte, raccolto coperte e beni di prima necessità per aiutare i più bisognosi a ripararsi dal gelo, ma le istituzioni, anche questa volta, si sono fatte trovare impreparate, così ad organizzarsi sono soprattutto le parrocchie e le associazioni private.
Fortunatamente nei momenti di bisogno, la rete di solidarietà tra cittadini si mette in moto velocemente. L’iniziativa questa volta è stata lanciata dall’Esercito della Salvezza, un movimento internazionale evangelico protestante, che ha proposto a quattro bar storici del quartiere San Lorenzo di Roma, di partecipare all’iniziativa del “Cappuccino sospeso”. Si tratta del bar Marani (Via dei Volsci 57), il bar Sanniti (Via dei Volsci 100), il Sicilia Food & Chips (Via Tiburtina 88) e il bar Gente di S. Lorenzo (Via degli Aurunci 42-48), dove chiunque può lasciare pagato un cappuccino caldo, per tutti coloro che hanno bisogno di un aiuto ma non possono permetterselo. Ad attirare l’attenzione dei clienti una locandina che recita: “Il calore di una comunità in una tazza”, sul bancone dei bar i clienti troveranno infatti una grande tazza simbolica dove poter lasciare uno scontrino e scaldare così il cuore dei meno fortunati.
E da San Lorenzo, quartiere in cui il Movimento gestisce anche un centro di accoglienza che ad oggi dà ricovero ad oltre 300 senzatetto, l’iniziativa si è spostata anche in altre zone di Roma. L’appello di solidarietà è stato accolto ad esempio dal Max Bar del quartiere di Tor Bella Monaca, dove Massimiliano, il gestore, venuto a conoscenza dell’iniziativa, ha deciso di farla propria. L’obiettivo è di trovare punti di appoggio in tutti i quartieri, per dare la possibilità ai cittadini di dare una mano con poco.