Un anno ai Giochi di Londra

Nella capitale britannica fervono i preparativi. Impianti quasi ultimati, costi rispettati, ma anche qualche problema ancora da risolvere. Le ambizioni azzurre
Londra si prepara alle Olimpiadi

Sale la “febbre olimpica” – Sei anni fa, prevalendo sulle candidature presentate da città importanti come New York, Mosca, Parigi e Madrid, Londra si aggiudicava il diritto di poter organizzare i Giochi Olimpici del 2012. Ci riuscì, allora, presentando un progetto molto valido, che convinse la maggior parte dei membri del CIO (il Comitato Olimpico Internazionale, ndr) della bontà del programma redatto dal comitato organizzatore londinese. Un progetto che aveva tra i suoi punti salienti anche la riqualificazione di una delle zone più “depresse” della città (l’East London), un piano incentrato sul rispetto dell’ambiente nonché sull’utilizzo di energie rinnovabili e di materiale riciclato per la costruzione degli impianti e delle strutture da lasciare poi in eredità alla città al termine delle competizioni.

 

Oggi, quando manca esattamente un anno alla cerimonia di apertura che inaugurerà la trentesima edizione dei Giochi Olimpici estivi dell’era moderna, tutto (o quasi) procede come da programma e Londra si prepara ad accogliere circa 10.500 atleti da più di 200 nazioni, 5.000 tra allenatori e dirigenti, 20.000 rappresentanti dei media, oltre alle centinaia di migliaia di appassionati di tutto il mondo che si recheranno ad assistere dal vivo alle 19 giornate di gare (il via ufficioso avverrà due giorni prima della cerimonia di apertura con la disputa di alcuni incontri dei tornei di calcio maschile e femminile).

 

Costi ed impianti ok – Gli ultimi dati comunicati dal comitato organizzatore vanno oltre le più rosee previsioni, ed i costi, il principale problema con cui deve confrontarsi quotidianamente chi organizza un evento di questa grandezza, sono sin qui addirittura leggermente inferiori a quelli preventivati. Ad un anno dal via molte delle nuove strutture che stanno progressivamente cambiando look alla città sono a buon punto e quasi il 90% dei lavori negli impianti di gara è ultimato (in alcuni casi in anticipo sui previsti tempi di consegna): lo splendido stadio olimpico, che ospiterà le cerimonie e le gare di atletica leggera, ha bisogno ad esempio solo di qualche rifinitura, mentre altri impianti sono già stati regolarmente testati in coincidenza di gare internazionali.

 

«La maggior parte degli obiettivi che ci eravamo prefissati al momento della presentazione della nostra candidatura sono stati raggiunti – ha dichiarato in queste ore Sebastian Coe, indimenticato mezzofondista britannico, stella dell’atletica leggera degli anni ’80 ed ora a capo del comitato organizzatore -. Ci attende adesso un anno di duro lavoro per prepararci poi a vivere una grande festa che speriamo possa anche stimolare tanti ragazzi britannici ad iniziare a praticare dello sport». In effetti, in un Paese dove tra i giovani l’alcolismo è molto diffuso e dove l’alimentazione degli stessi è spesso incentrata sul modello proposto dai “fast food”, questo obiettivo sembra tra quelli più ambiziosi dell’intero progetto.        

 

Problemi da risolvere – Non manca però qualche pensiero più urgente a turbare i sonni degli organizzatori. Per quanti sforzi si facciano, ad esempio, il grado di inquinamento della città rimane sempre molto elevato. Quattro anni fa, a Pechino, i cinesi arginarono almeno in parte il problema costringendo la cittadinanza a non usare le auto per tutta la durate delle competizioni, una soluzione difficilmente ripetibile sul suolo britannico. Il problema è davvero “scottante”, anche perché le ultime rilevazioni effettuate a Londra dimostrano ancora la presenza di una quantità di carbonio nell’aria molto superiore al livello massimo previsto nel contratto stipulato tra il Cio ed il comitato organizzatore, dove è inserita un’apposita clausola che prevede una penale di circa 175 milioni di sterline in caso di superamento di detto limite! Staremo a vedere. 

 

Altri problemi sempre in monitoraggio sono anche quelli legati a possibili attacchi terroristici (saranno utilizzati per la sicurezza circa 12.000 poliziotti ed oltre 4 milioni di telecamere) oltre al tema dei trasporti pubblici, che in manifestazioni del genere rappresenta sempre un’incognita. C’è poi un certo rammarico anche per alcune promesse che, almeno in parte non si è riusciti a mantenere. In particolare, il riutilizzo dei materiali demoliti per la costruzione delle nuove infrastrutture è stato molto inferiore a quello inizialmente previsto ed anche l’utilizzo di energia prodotta da fonti rinnovabili sarà inferiore a quella auspicata. 

 

Ambizioni azzurre – Per quanto riguarda più strettamente le competizioni, anche questa volta c’è da attendersi un netto dominio di Stati Uniti e Cina. A Pechino 2008, per la prima volta nella storia, il medagliere fu vinto dagli asiatici che in quell’occasione furono capaci di conquistare ben 51 medaglie d’oro contro le 36 degli statunitensi (che però, complessivamente, se ne aggiudicarono 110 a fronte delle 100 cinesi). Terzo incomodo sarà probabilmente lo squadrone messo in campo dalla Russia, con gli atleti di casa pronti a ben figurare insieme ad Australia, Francia e Germania.

 

E l’Italia? Alla data odierna il “pass olimpico” è stato già conquistato a livello individuale da 29 atleti azzurri, a cui si è aggiunta proprio nelle ultime ore la nazionale maschile di pallanuoto che ha ottenuto la qualificazione in occasione dei mondiali in corso di svolgimento a Shanghai. Alla fine, la nostra rappresentativa dovrebbe essere formata da circa 350 atleti ed il nostro Comitato Olimpico si è posto l’obiettivo di confermarci a Londra tra le prime dieci nazioni del mondo. Si punta a conquistare 30 medaglie (di cui una decina d’oro), grazie soprattutto al contributo che arriverà da discipline quali scherma, tiro, pugilato e nuoto. Intanto, una medaglia l’abbiamo già conquistata: quella dell’eleganza. A vestire gli atleti italiani sarà Giorgio Armani, uno dei nostri marchi di abbigliamento più noti in tutto il mondo. 

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