Un amore all’improvviso
Diretto dal tedesco Robert Schwentke, questo film romantico sulla storia della moglie di un uomo che viaggia nel tempo ha avuto un ampio successo negli Stati Uniti, dove è uscito lo scorso agosto.
I due protagonisti hanno ricevuto «il dono incredibile di trovare la persona, a cui appartengono». Essi, infatti, hanno incominciato a conoscersi su un prato meraviglioso, dove lui, adulto e venuto dal futuro, si fermava a parlare con lei, ancora bambina. Si evidenziano varie complicazioni nel loro amore, perché i viaggi nel tempo sono involontari e improvvisi.
Il tema dei salti temporali è divenuto abbastanza comune negli ultimi anni, sia in tivù che al cinema, forse per le varianti che esso offre alla narrazione, colorandola con un tocco di fantascienza. In questo caso, Schwentke privilegia l’opportunità, offerta dai salti, di conoscere meglio la qualità del rapporto amoroso, il suo formarsi e il suo progredire. Inoltre, le difficoltà mettono continuamente i due di fronte a qualcosa che li supera totalmente, anche se non in maniera tale da distruggerli. Cosicché, il loro modo di vivere appare non superficiale, ma purificato dal confronto con i momenti più importanti della loro esistenza, anche con quelli drammatici. Ed essi si comportano come persone che, in qualche modo, accettano con coraggio la loro sorte, raggiungendo, insieme alla figlioletta, una sorta di serenità irreale. Alla fine della proiezione, se ci si è lasciati portare dal gioco ingenuo della storia, ci si può sentire toccati da un incanto leggero. Insomma, un film apprezzabile, che riesce a svagare.
Regia di Robert Schwentke; con Eric Bana, Rachel McAdams.
Valutazione della Commissione nazionale film: consigliabile, semplice (prev.).