Ultimissime dal Cairo
Nonostante l’annuncio di nuove manifestazioni a favore del deposto presidente Morsi, da tenersi nella giornata di venerdi scorso, la quantità di assembramenti è stata minima, come pure è diminuito sensibilmente il numero dei partecipanti. Dal Cairo ci hanno confermato che gli arresti di alcuni esponenti dei Fratelli Musulmani hanno rappresentato un duro colpo per i sostenitori di Morsi e hanno ridotto le possibilità di convocare grandi adunate.
C’è paura a scendere in strada. Molti dei sostenitori dell'expresidente si sono defilati per evitare di identificarsi con la linea violenta delle ultime settimane.
La paura ora, affermano le nostre fonti al Cairo, è che comincino attentati organizzati da piccoli gruppi non facilmente identificabili. Tuttavia, è indubbio che la tensione sia diminuita. Oggi, domenica, dovrebbe svolgersi la prima udienza in tribunale per verificare le accuse rivolte ai Fratelli Musulmani arrestati. Fra loro, come noto, c’è anche il leader attuale, Mouhammad Badiee. E’ difficile prevedere quali saranno i passi successivi.
Intanto l’ex-presidente Moubarak è uscito di prigione ed è stato ricoverato in un ospedale. Si tratta di una forma di arresti domiciliari dettata anche dal suo stato di salute. Non è stato, quindi, rilasciato, in quanto è sotto processo con accusa, per ora, di frode e corruzione con tangenti. Prossimamente dovrà affrontare un altro processo per aver dato l’ordine di aprire il fuoco sui manifestanti a piazza Taharir all'inizio delle protest che due anni fa portarono alla sua deposizione.
Senza dubbio, la sua scarcerazione ha creato tensione in alcune frange della popolazione, ma è stato chiarito che si tratta di arresti domiciliari e non di una effettiva scarcerazione.
La speranza è che possano presto rasserenarsi gli animi e riprendere il percorso interrotto di democrazia.