Ue e Giappone, accordo storico sul libero scambio
Il 17 luglio si è svolto a Tokyo il 25º vertice tra l’Unione europea (UE) ed il Giappone, al quale hanno partecipato Jean-Claude Juncker, Presidente della Commissione europea, Donald Tusk, Presidente del Consiglio europeo, Jyrki Katainen, Vicepresidente della Commissione responsabile per l’Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività e Shinzo Abe, Primo ministro del paese del sol levante. Durante il vertice sono stati firmati un accordo di partenariato strategico e un accordo di partenariato economico che, in un momento storico nel quale si è scatenata una guerra dei dazi, promettono invece scambi commerciali liberi, equi e vantaggiosi.
L’accordo di partenariato economico tra l’UE e il Giappone è il più grande accordo negoziato finora e prevede la creazione di una zona di libero scambio che elimina la maggior parte dei dazi (per un valore di un miliardo di euro) pagati ogni anno dalle imprese dell’UE che esportano in Giappone e rimuovendo una serie di ostacoli normativi, come quelli sugli autoveicoli. La zona di libero scambio comprende oltre 600 milioni di persone e circa un terzo del prodotto interno lordo (PIL) mondiale. Il mercato giapponese comprende 127 milioni di consumatori, verso i quali sono rivolte le principali esportazioni agricole europee, ma aumentano anche le opportunità di esportazione in una serie di altri settori. Secondo la Commissione europea l’accordo è conforme alle norme più elevate in materia di lavoro, ambiente e protezione dei consumatori, e contiene un capo specifico sullo sviluppo sostenibile, essendo il primo accordo commerciale negoziato dall’UE che prevede un impegno specifico in merito all’accordo di Parigi sul clima.
Jean-Claude Juncker ritiene che «la firma odierna dell’accordo di partenariato economico UE-Giappone è una tappa epocale per il commercio mondiale, e mi compiaccio che abbiamo firmato anche il primo accordo di partenariato strategico, consentendo alla nostra cooperazione di salire di intensità. L’impatto dell’accordo di partenariato economico va ben oltre le nostre sponde. Insieme, stiamo facendo una dichiarazione di principio sul futuro del commercio libero ed equo. Stiamo dimostrando che siamo più forti e stiamo meglio quando collaboriamo, dando il buon esempio e confermando che il commercio non è solo una questione di tariffe e ostacoli: si tratta di valori, principi e soluzioni vantaggiose per tutti».
Gli fa eco Cecilia Malmström, Commissaria responsabile per il Commercio, secondo la quale con la firma degli accordi si invia «al mondo il segnale forte che due delle maggiori economie continuano a credere nel libero scambio, in opposizione all’unilateralismo e al protezionismo. I vantaggi economici di questo accordo sono chiari. Eliminando i miliardi di euro di dazi, semplificando le procedure doganali e rimuovendo gli ostacoli interni al commercio, l’accordo offrirà alle imprese di entrambe le parti opportunità di potenziare le esportazioni ed espandere le attività economiche».
Inoltre, l’UE e il Giappone hanno deciso di riconoscere come equivalenti i rispettivi sistemi di protezione dei dati, il che permetterà ai dati di circolare in modo sicuro tra l’UE e il Giappone, creando il più grande spazio di circolazione sicura dei dati al mondo. Věra Jourová, Commissaria responsabile per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, «i dati sono il carburante dell’economia globale e questo accordo ne permetterà la circolazione sicura tra i nostri paesi, a vantaggio sia dei cittadini sia delle economie».
Gli accordi assumono anche un valore politico, perché l’UE e il Giappone mostrano di condividere gli stessi principi e intendono continuare a collaborare sia a livello bilaterale che nei consessi multilaterali, quali le Nazioni Unite e il G7 per rafforzare un ordine internazionale basato sulle norme, sul multilateralismo, sulla democrazia, sulla non proliferazione delle armi di distruzione di massa, sull’apertura dei mercati e a un sistema commerciale globale con al centro l’Organizzazione mondiale del commercio.
Federica Mogherini, Alto rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza e Vicepresidente della Commissione europea, ribadisce che «nel mondo odierno nessun paese può pensare di riuscire ad affrontare da solo le sfide globali cui siamo tutti confrontati. Il Giappone è un paese con cui già collaboriamo strettamente in vari settori, dal consolidamento della pace alla denuclearizzazione, dall’antiterrorismo al multilateralismo efficace. L’accordo di partenariato strategico ci permetterà non solo di potenziare la cooperazione nella vasta gamma di settori già coperti, ma anche di cooperare in nuovi settori, come la scienza, la tecnologia, l’innovazione, l’ambiente, l’energia, i cambiamenti climatici e la sicurezza».